sabato, Aprile 20, 2024

Starhotels: i maestri artigiani in mostra all’Helvetia & Bristol Firenze

Data:

Share post:

Nello scenario dello storico Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels collezione è stata inaugurata la mostra intitolata Una fonte di luce, all’interno del progetto “La grande bellezza – The dream factory”, promosso da Starhotels in collaborazione con i partner Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Associazione Oma – Osservatorio dei Mestieri d’Arte e Gruppo Editoriale. L’esposizione, che durerà fino al 9 gennaio 2022, presenta alcune delle opere finaliste della prima edizione del premio “La Grande Bellezza – The Dream Factory”.

All’evento di inaugurazione hanno partecipato: Elisabetta Fabri, Presidente e ad Starhotels, mentore e anima del progetto “La Grande Bellezza – The Dream Factory”, il vincitore del premio Atelier Fabscarte, Sara Ricciardi, designer e art director del progetto, Marva Griffin Wilshire, ambasciatrice e musa del design italiano, nonché autorevole membro della Giuria del premio, la regista Cinzia TH Torrini, madrina del premio e Alberto Cavalli, Direttore Generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in veste di moderatore.

La prima edizione del premio è stata vinta dall’opera del noto atelier di decorazione Fabscarte, fondato a Milano da Luigi Scarabelli ed Emilio Brazzolotto, specializzato in carte da parati fatte a mano, che ha dato vita a Selvatica, una lampada da parete con retroilluminazione a led, concepita come una finestra sull’esterno per legare alla natura anche luoghi dove essa non è presente.

La presidente Fabri ha individuato in quest’opera, particolarmente suggestiva e sofisticata, il progetto vincente: “Un’interpretazione poetica e romantica della luce, un’opera che ho scelto per la sua doppia anima di creazione d’altissimo artigianato e di prodotto di design contemporaneo: un connubio perfetto tra design e tradizione, progetto e grande cultura manuale”.

L’atelier Fabscarte collabora con artisti e designer, partecipando a numerosi eventi e mostre. “Cerchiamo ispirazione nella natura e nell’arte per creare opere su carta e decorazioni pittoriche fatte a mano, capaci di fondere in modo originale materia, tocco e colore, offrendo un nuovo lessico all’interior design”, hanno dichiarato i titolari.

L’esposizione all’Helvetia & Bristol presenta un’importante selezione di opere dalla rosa dei finalisti: il prezioso tavolo Nirvana in marmo e scagliola, realizzato dallo storico atelier Bianco Bianchi in collaborazione con il designer Luca Tornaghi; la mistica lampada in grès Mistero di Tonino Negri; la poetica lampada da tavolo Dduma della collezione “Merletti” di Barbara Abaterusso; la catena in mosaico e specchio Freedom di Davide Medri; le due raffinatissime lampade Ferai Codega in vetro soffiato di Murano della storica vetreria Salviati; l’affascinante specchio in rame e metalli diversi La luce di Venere di Alessandro Rametta; il luminoso centrotavola in mosaico Filide di Laura Carraro; le tre sofisticate lampade da tavolo L14,15,16 in metallo e smalto di Gabriella Gabrini con Marco Zanuso; il raffinatissimo candeliere Lumina, in ebano, osso e metallo di Giordano Viganò.

In occasione dell’incontro è stato anche lanciato il tema della prossima edizione del premio, La bellezza della natura, alla quale ci si potrà iscrivere dal 1 dicembre 2021 fino al 1 marzo 2022.

I partecipanti sono invitati a presentare opere ispirate alla natura, da inserire negli ambienti domestici e dell’hospitality come elemento d’arredo e del vivere quotidiano. In palio un premio in denaro per il vincitore primo classificato, somma che dovrà essere impegnata a sostenere lo sviluppo dell’attività.

 “Il premio nasce con l’obiettivo di dare voce, spazio e opportunità concrete ai maestri e alle imprese dell’artigianato italiano, offrendo ai protagonisti di questa “Grande Bellezza” italiana un palcoscenico straordinario e opportunità reali non solo di visibilità e di comunicazione, ma anche di lavoro raccogliendo il prezioso testimone di quel mecenatismo illuminato che ha protetto e fatto fiorire l’arte e l’alto artigianato italiani”, ha commentato Fabri.

La prima edizione del premio “La Grande Bellezza – The Dream Factory” ha ottenuto un grande successo nonostante il lockdown e le limitazioni causate dalla pandemia. Ben 131 le candidature ricevute, 15 le Regioni di provenienza e 14 i settori di attività rappresentati: vetro, ceramica, carta, metalli, metalli preziosi, decorazione, mosaico, pietre dure, scagliola, legno, sartoria, tappezzeria, cereria e pelletteria. La fascia di età dei maestri iscritti è stata variegata, dai 22 agli 86 anni, a dimostrazione dell’ampio interesse riscosso. Molti gli atelier storici e di chiara fama che hanno partecipato, e altissima, in generale, la qualità delle opere in concorso, fra tradizione e contemporaneità.

La giuria del premio ha visto all’opera nomi illustri del design, delle arti applicate e del giornalismo (da Ugo La Pietra a Barnaba Fornasetti, da Stefano Boeri a Marva Griffin Wilshire, da Livia Peraldo Matton a Ippolita Rostagno a Cinzia TH Torrini), capitanati dalla Presidente Elisabetta Fabri.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Calendario eventi

Ultimi articoli

Related articles

Il Demanio partecipa, per la prima volta, a Reinventing Cities

Per la prima volta l'Agenzia del Demanio partecipa al concorso internazionale di architettura e design urbano Reinventing Cities,...

Agilité Italia, nuovi uffici nel palazzo La Serenissima a Milano

Agilité Italia ha ricevuto da una primaria società internazionale di investimento l'incarico di realizzare il proprio nuovo headquarter...

The Sign (Covivio) di Progetto Cmr premiato al WT SmartCity Award 2024

Gli architetti di Progetto CMR Valentina Roj e Luca Saccoccio, hanno partecipato alla premiazione del WT SmartCity Award...

Borgosesia avvia negoziazione esclusiva per OneOSix, specializzata in Npe

Il consiglio di amministrazione di Borgosesia ha deliberato di avviare in esclusiva una trattativa volta al rilievo, attraverso...