mercoledì, Marzo 27, 2024

A New York tornano gli investitori stranieri

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Durante gli ultimi mesi la pandemia di Covid-19 ha reso quasi irrealistico per gli investitori internazionali l’acquisto di un immobile a New York City, e in generale negli Stati Uniti, vuoi per via di alcuni impedimenti oggettivi come le restrizioni sui viaggi, vuoi per l’incertezza su quel che sarebbe capitato a livello di mercato, soprattutto quello del lusso e degli investimenti di fascia alta.

Tuttavia, alcuni agenti immobiliari, tra i quali ci accodiamo anche noi, stanno assistendo a un rimbalzo dell’interesse internazionale.

Con l’allentamento delle restrizioni e delle misure pandemiche, gli acquirenti d’oltreoceano sono allettati dall’idea di poter comprare ottenendo degli sconti e dalla sensazione che questa finestra di tempo si stia già chiudendo. E i dati supportano questa ipotesi, infatti, secondo il sempre ottimo report di Miller Samuel, il prezzo medio di vendita degli appartamenti a Manhattan è già aumentato del 12% nell’ultimo trimestre.

Alcuni tra gli investimenti più rilevanti di quest’anno sono stati effettuati da acquirenti internazionali, ad esempio da Joe Tsai del gruppo Alibaba, cittadino di Taiwan e Hong Kong, che è stato recentemente rivelato come l’acquirente di due unità al 220 di Central Park South, una spesa totale di $157 milioni per quella che al momento è la più significativa vendita residenziale dell’anno.

Un amministratore di Centurion Real Estate Partners ha dichiarato al New York Post che al 212 West 72nd Street, uno dei nuovi condomini più costosi della città, durante la prima metà dell’anno è stato registrato un aumento del 33% del traffico internazionale.

Non tutti però sono convinti che il bacino di investitori stranieri sia pienamente tornato alla ribalta, alcuni potenziali acquirenti potrebbero non sentirsi a proprio agio a tornare a investire negli Stati Uniti, sempre data la situazione pandemica, ma i primi segnali di un ritorno ci sono. Attendiamo sviluppi, convinti che l’appeal e la solidità del mercato immobiliare di New York City saprà ancora attirare investitori provenienti da tutto il mondo.

Costi delle locazioni verso il top

Secondo un recente report di Zumper.com il canone mediano di locazione per un bilocale a New York City, $2.680, è attualmente il secondo più alto degli Stati Uniti, a $40 di distanza dai $2.720 di San Francisco. Inoltre, negli ultimi mesi New York City ha espresso un tasso di crescita maggiore rispetto alla città Californiana.

Durante il mese di giugno la città di New York ha mostrato un rialzo del canone mediano dei bilocali (mese su mese) pari al 4,3%, rendendo la richiesta solo il 5,6% più bassa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre San Francisco è sotto del 15% rispetto all’anno precedente.

“Grazie alla larga disponibilità di vaccini per il Covid-19 ci si sta adattando ad una nuova normalità. Dal momento in cui le città hanno riaperto, molti dipendenti che avevano perso il lavoro durante la pandemia stanno trovando nuovamente impiego, permettendo loro di lasciare le case di famiglia dove avevano trovato ospitalità.”

L’ultra competitivo mercato delle vendite sta inoltre tenendo alcuni aspiranti acquirenti incollati al mercato delle locazioni, soprattutto le nuove famiglie in cerca di prima casa. Da qui spiegato il trend che vede i trilocali sorpassare i bilocali come numero di contratti siglati.

La townhouse più costosa dell’Upper West Side

A circa 5 anni dall’inizio dei lavori di ristrutturazione, finalmente scende sul mercato la più costosa townhouse di tutto l’upper west side. Vi chiedete quale sia il prezzo per il 32 West della 76ma strada? $27,5 milioni.

La residenza, a un passo da Central Park, è composta da 6 camere e 8 bagni per un totale di 10.635 piedi quadrati (circa 990mq). A partire dal 2015 l’intera townhouse è stata ricostruita dalle fondamenta.

Tra le particolarità possiamo elencare: un ascensore super veloce, la palestra, un campo da basket interno, una cantina per i vini, un lussuoso spazio esterno e un grande terrazzo sul tetto con cucina all’aperto.

“Alla fine tutto è andato per il verso giusto, ma il campo da basket, la stanza dei giochi, la palestra e la cantina dei vini sono stati i 2,000 piedi quadrati (circa 190mq) più costosi e più lenti che io abbia mai costruito,” parola del proprietario.

Vai al sito di Riccardo Ravasini Ravarealty.

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