giovedì, Maggio 2, 2024

Mercato immobiliare, a New York l’effetto Covid sembra già appartenere al passato

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Il mercato immobiliare di Manhattan sta vivendo una fase di grande ripresa, gli indicatori offrono risultati misti che, nell’insieme, mostrano come il risveglio post pandemico sia già in fase avanzata. Seppur l’offerta abitativa da assorbire sia ancora molta, l’attività è cresciuta molto e l’effetto “sconto covid” sta già scemando.

Sono state 3.417 le vendite registrate, +151,8% rispetto allo scorso anno, il rialzo più alto dal 1990 ovvero l’anno in cui si è iniziato a tener traccia dei dati. Un segnale molto incoraggiante e indice di una ritrovata attività del mercato, ma da prendere con le pinze in quanto riferito allo stesso periodo dello scorso anno, ovvero in piena pandemia. Se confrontato con lo stesso periodo del 2019 sarebbe pur sempre un incremento ma del +15,6%.

Un ulteriore segnale della ripresa delle transazioni è il rialzo del prezzo mediano di vendita, +13% a $1.130.000, il dato più alto da gli ultimi due anni a questa parte quando nel secondo trimestre del 2019 si registrò il record di $1.250.000, in aumento anche il prezzo medio di vendita, +2,1% a $1.921.204. Numeri comunque leggermente distorti dalla tendenza a comprare appartamenti più grandi nata l’anno scorso, quando a causa del lockdown le persone cercavano maggiori spazi abitativi.

Un fatto interessante, relativo allo “sconto covid”, che sta emergendo: durante questo trimestre le rivendite hanno compreso il 90% dell’attività del mercato e il loro prezzo per piede quadrato è sceso del -3,6% che possiamo tradurre in uno sconto compreso tra il 3% ed il 5%; tuttavia durante il precedente trimestre questo indicatore era del -9% per un range di sconto pari al 7% – 10%, questo fa capire come la finestra di sconto legata all pandemia di covid si stia assottigliando.

Il numero vendite sale più rapidamente dell’offerta, tramutandosi in un aumento del ritmo del mercato che vede i mesi di offerta, ovvero i mesi necessari per vendere tutto l’inventario disponibile, calare del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a 6,9 mesi. Al tempo stesso però salgono i giorni necessari a vendere un immobile, 169 il 36,3% in più rispetto a 12 mesi fa, a conferma del concetto espresso all’inizio dell’articolo, ovvero, sebbene il ritmo sia aumentato l’offerta da assorbire è ancora molta.

Lo sconto sul prezzo, ovvero la percentuale di differenza tra l’ultimo prezzo richiesto ed il prezzo di chiusura, pari a 6,4%, in calo rispetto al 7,9% dello stesso periodo dello scorso anno.

La percentuale di vendite cash ovvero quelle vendite eseguite senza la necessità di mutui o finanziamenti, che si mostra in ripresa, 45,7%, rispetto al dato più basso degli ultimi sette anni, 39,9%, che si era registrato durante il precedente trimestre ed in linea con il primo trimestre del 2020, quello che poi sfociò nel lockdown, 46%.

Infine la percentuale di vendite avvenute al termine di una bidding war (battaglia di offerte), che sta ad identificare il numero di proprietà vendute al di sopra del prezzo di richiesta che è stata del 6,8%, in rialzo rispetto al 3% del precedente trimestre (peggior dato degli ultimi sette anni) ma ancora ben lontana dal record del 2015 quando gli appartamenti venduti al di sopra del prezzo richiesto erano il 31% del totale.

Eric Adams, candidato sindaco democratico vicino al real Eestate

Il presidente del distretto di Brooklyn ha conquistato le primarie democratiche come candidato sindaco di New York City. Adams è stato fortemente supportato dagli imprenditori, e in particolare dal settore immobiliare.

Tuttavia, non è stato questo il motivo principale che lo ha portato alla vittoria, né significa che sarà una pedina di costruttori e co. qualora entri in carica a gennaio: durante la sua campagna elettorale è trasparsa chiaramente la sua apertura verso le nuove costruzioni, ma ha anche accusato lo sviluppo estremo di essere la causa dell’aumento degli affitti nelle comunità di colore, ha criticato alcuni costruttori di Brooklyn consigliando di tagliare l’altezza dei progetti proposti, osteggiati dai gruppi Nimby (not in my backyard).

Adams, figlio di una donna delle pulizie e di un macellaio, nato a Brooklyn, ed ex capitano della polizia di New York, è visto come qualcuno in grado di destreggiarsi nel difficile equilibrio tra il mantenimento della legge e delle libertà civili: durante la campagna si è detto contrario alle perquisizioni in strada e ha raccontato spesso di essere stato picchiato da un poliziotto quando era adolescente e di essersi unito al dipartimento per riformarlo dall’interno.

Adams è stato democratico per la maggior parte della sua vita, fatta eccezione per un breve periodo repubblicano tra il 1997 ed il 2001. Nel 2006 ha lasciato il dipartimento di polizia e ha vinto le elezioni al Senato dello stato, dove si è spesso scontrato con i suoi colleghi più liberali. Nel 2013 è stato eletto presidente del distretto di Brooklyn, pianificando di candidarsi a sindaco nel 2021, quando i limiti di mandato avrebbero costretto sia lui che l’attuale sindaco Bill de Blasio a dimettersi alla proprie cariche.

L’Mta presenta la nuove carrozze della metropolitana

La prossima generazione di carrozze della metropolitana di Nyc è pronta a sferragliare tra i binari. L’Mta ha presentato i tanto attesi nuovi vagoni della metropolitana, modello R211. “Il servizio passeggeri probabilmente non inizierà prima di settembre 2022 – ha affermato Demetrius Crichlow, vicepresidente esecutivo e Coo di New York City Transit – inizieremo i test nelle prossime settimane, quindi qualche fortunato potrebbe anche vederli correre tra una stazione e l’altra”.

L’Mta spenderà 1,4 miliardi di dollari per il suo ordine iniziale di 535 carrozze e, supponendo che i test vadano bene, l’ordine totale sarà di 1.600 carrozze per un totale di 6 miliardi di dollari.

I vagoni hanno una serie di nuove funzionalità, tra cui una tecnologia di segnale all’avanguardia che consente loro di correre più velocemente e in modo più sicuro tra le stazioni, dei display digitali che forniranno informazioni in tempo reale sullo stato di servizio e sulle stazioni, dei nuovi guard rail, un’illuminazione a LED più luminosa e dei sistemi televisivi a circuito chiuso all’avanguardia.

Una caratteristica curiosa e decisamente low-tech saranno le porte più larghe, le nuove carrozze hanno porte da 58 pollici (150 cm circa), circa 8 pollici (20 cm circa) più grandi delle porte della flotta attuale e questo secondo Crichlow “avrà il potenziale di ridurre il tempo di permanenza in ciascuna stazione tra il 25% e il 30%”.

Vai al sito di Riccardo Ravasini Ravarealty.

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