martedì, Maggio 7, 2024

Al progetto Social housing 1737 il premio di architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta 2023

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L’ordine degli architetti della provincia di Milano annuncia i risultati della nona edizione del premio europeo di architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta. Il vincitore è il progetto “Social housing 1737”, realizzato dallo studio H Arquitectes a Gavà, località vicina a Barcellona, in Spagna. Assegnata anche una menzione sul tema del riuso e della conversione aggiudicata all’edificio “Umnutzung Felix Platter-Spital” degli studi Müller Sigrist Architekten e Rapp Architekten , costruito a Basilea, in Svizzera.

La nuova edizione del premio, bandito dall’ordine degli architetti Ppc della provincia di Milano con la collaborazione della sua fondazione, ha rinnovato l’impegno nel divulgare i migliori progetti di edilizia sociale realizzati nei 27 paesi della Comunità Europea, del Regno Unito e della Svizzera, negli ultimi cinque anni. Il Premio si conferma riferimento internazionale per la ricerca ed il dibattito, focalizzando l’attenzione verso la qualità complessiva dell’ambiente costruito e la sostenibilità del progetto architettonico.

Dare un contributo alla ricerca e al dibattito sul social housing a livello europeo è l’intento che muove il Premio sin dal 2007, anno in cui l’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano ha organizzato la prima edizione. Ben 19 gli interventi candidati a questa edizione del Premio , provenienti da Germania, Italia, Olanda, Spagna e Svizzera, conclusi e consegnati tra gennaio 2018 e dicembre 2022.

Il progetto. L’intervento “Social Housing 1737” favorisce la continuità biologica e ricreativa tra la zona della Serra de les Ferreres e il Parco Agricolo Llobregat a Gavà, in Catalogna, facilitando così l’accesso ai 136 appartamenti presenti. L’edificio è pensato secondo un sistema di aggregazione che massimizza il dialogo tra gli spazi abitativi e l’ambiente . Tutte le camere si affacciano all’esterno, guardando verso il paesaggio. Allo stesso tempo, come se fosse un grande chiostro, questi ambienti racchiudono un atrio centrale dove si concentrano i servizi e la circolazione delle abitazioni.

“La giuria riconosce la qualità della soluzione tipologica innovativa e l’immagine complessiva del progetto in relazione al contesto circostante”, si legge nelle motivazioni. “Le unità abitative seguono uno schema chiaro, flessibile e funzionale, soprattutto grazie alle logge e ai ballatoi esterni, e grazie alla serialità degli ambienti. Il progetto ragiona su una nuova tipologia di domesticità, attraverso la connessione tra spazi equivalenti. Il gruppo dei tre edifici propone un aggregato riconoscibile, attentamente progettato nella relazione tra i diversi corpi”.

La menzione. Per quanto riguarda la menzione al progetto “Umnutzung Felix Platter-Spital”, intervento che ha riconvertito un ospedale di Basilea in un edificio con 134 appartamenti e numerosi servizi , la giuria ha sottolineato che “il progetto affronta una questione rilevante nell’attuale dibattito in architettura, ovvero il rapporto tra il tema del riuso inteso come rifunzionalizzazione di edifici esistenti abbandonati, e il riuso come approccio radicale e stimolante alla progettazione ecologica nell’ambito del social housing. La giuria ha apprezzato la qualità delle soluzioni tipologiche, ottenute adattando a un nuovo complesso abitativo lo schema molto rigoroso dell’edificio esistente, vincolato, che ospitava un ospedale. Il progetto interviene con molta attenzione e valorizza la qualità degli spazi esistenti”.

L’alternativa alla demolizione dell’edificio storico ha permesso non solo di mantenere la memoria di un progetto importante per la città, ma anche di adottare una soluzione smart e sostenibile in grado di evitare circa 2mila tonnellate di anidride carbonica rispetto a una nuova costruzione.

La giuria – La giuria del premio di quest’anno è stata composta da: Alberto Lessan (Italia), Annalisa Metta (Italia), Marta Peris e José Toral, Peris+Toral Arquitectes (Spagna), Nicola Russi (Italia) e Christian Sumi (Svizzera) e dai membri supplenti Maite García Sanchis (Italia) e Marco Peverini (Italia).

Otto i progetti ammessi alla seconda fase: Social Housing in Ibiza, dello studio spagnolo Ripoll Tizon, Social Housing 1737 dello studio H Arquitectes;  Kuppe Estate dello studio Esch Sintzel Architekten a Horgen in Svizzera; Umnutzung Felix Platter-Spital degli studi Müller Sigrist Architekten e Rapp Architekten ; Westhof dello studio Conen Sigl Architects in Svizzera; Kramatweg di Ana architects in Olanda; il progetto 5Square di Barreca & La Varra a Milano; La Xarxaire, progetto di co-housing dello studio spagnolo La Mar d’arquitectes.

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