Un linguaggio fluido e giocoso per il coworking

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Nel cuore della capitale, l’architetta Giorgia Dennerlein realizza un nuovo concept per una palazzina uffici dedicata al coworking e non solo: “O District” di Loto Ad Project con l’intento di realizzare spazi che favoriscano la relazione e la socialità, facendone emergere la personalità contemporanea.

Sulla facciata esterna uno scenografico Wall&Deco crea un effetto specchio in rapporto con la natura circostante. Lo schema strutturale di questo distretto di nuova generazione replica quello delle funzioni, con i piani alti a rappresentare il vertice e la base per l’accoglienza. “La differenza – spiega Giorgia Dennerlein – sta tutta nell’interpretazione: mettere in comunicazione gli ambienti, sottolineare l’ospitalità del luogo, creare un’atmosfera di relax che migliori la qualità della vita negli ambienti di lavoro”.

Per ottenere il risultato, il progetto definisce i volumi con un gioco di scrivanie e sedute modulari, una architettura all’interno dell’architettura, che usa il colore come fattore di dialogo tra le differenti aree: al piano terra, dove la grande hall e il bancone della reception si sviluppano in orizzontale, e dove si trova l’ufficio di una società quotata in borsa e le sale riunioni e formazione; al secondo piano, dove gli spazi sono dedicati al coworking e alla sala break, un’area dedicata alla condivisione; infine, al terzo piano, dove sono collocati gli uffici direzionali e i desk per i collaboratori.

Ogni elemento: poltrone, tavoli, pareti, mobili, illuminazione, concorre a disegnare un interior eclettico e funzionale, che stravolge gli standard: “E dà vita al job 4.0” come lo definisce l’architetta. Ovvero, uno spazio che si fa sostenibile per l’ambiente grazie ai 95 pannelli solari posizionati sul tetto dell’edificio; un design giocoso, che trova la sua vivacità nel colore e negli arredi, e in cui è favorita la socialità grazie a “cellule” dalla forma arrotondata ed ergonomica ma capaci di preservare contemporaneamente la privacy.

Le grandi dimensioni e i motivi rotondi sono uno stilema della Dennerlein, che li replica anche nel soffitto per andare a racchiudere tutte le colonne portanti in possenti rivestimenti cilindrici di color giallo. L’intera palette ricorda gli anni Settanta, dove vincono i toni caldi e primari: anche il color verde è protagonista e crea un’ideale connessione tra la natura outdoor e gli interni (foto Serena Eller Vainicher).

di Danilo Premoli – Office Observer
Archivio Architettura
 

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