Il Mercato Annonario di Sanremo si rigenera

Data:

Lo studio Calvi Ceschia Viganò Architetti Associati è stato coinvolto nel progetto di recupero del Mercato Annonario di Sanremo a seguito della mancanza di interventi di manutenzione ordinaria nel tempo e di una visione strategica d’insieme, che avevano fatto in modo che la struttura diventasse sempre meno frequentata e subisse da anni un fenomeno di marginalizzazione.

L’intervento doveva necessariamente concludersi in meno di quattro mesi per non compromettere la già difficile situazione economica degli operatori; ogni scelta progettuale si è dovuta quindi adeguare al rispetto di questo presupposto. L’edificio è nato polivalente ed in una certa misura questa sua caratteristica lo ha salvato e ha reso più chiara l’ideazione del progetto di recupero.

“Le scelte progettuali non sono state semplici – dichiarano i progettisti – a causa della mancanza di una comunità di persone in grado di sedersi al tavolo progettuale come un interlocutore autorevole. Al più abbiamo trovato comitati a difesa di interessi assolutamente privati. È probabile infatti che un luogo come questo abbia dimenticato il suo valore simbolico anche perché si è perso, tra le persone, un ethos comune, quella religio civilis che ha fatto grandi le comunità italiane, senza la quale è impossibile che si sostengano i luoghi di valenza simbolica”.

L’approccio è stato volutamente in sordina, con la rinuncia a grandi “pretese”, cercando invece nuove funzioni capaci di generare quelle relazioni che oggi sono venute a mancare: oggi i mercati cittadini devono cercare di differenziare il più possibile l’offerta, poiché l’approccio delle persone che usano questi luoghi per fare la spesa non è più solo quello di chi vuole risparmiare. La riorganizzazione dello spazio interno del mercato va in questa direzione: il ridisegno e la ricollocazione planimetrica dei banchi riequilibrano i flussi di distribuzione dei clienti e permettono di creare una piccola piazza coperta interna che ospita un caffè, panchine e tavolini.

La struttura tridimensionale in legno, che ospita i sistemi antincendio, cartellonistica, segnaletica, illuminazione, acqua corrente (per permettere agli operatori di vendere anche dei prodotti lavorati) serve a definire una regola semplice d’uso dello spazio in concessione. Sono state introdotte delle tende di chiusura dei banchi che la sera devono essere obbligatoriamente chiuse e servono a stabilire il limite entro il quale gli esercenti del mercato devono contenere scaffali, arredi e mercanzie. Per valorizzare l’autenticità di carattere del luogo ciascuno è stato invitato a disegnare il proprio banco liberamente. La scelta di usare il legno per la realizzazione delle strutture dei banchi e per i portoni d’ingresso è stata compiuta per la sua economicità, durevolezza e flessibilità: ammette infatti ogni sorta di personalizzazione e comunica l’idea di rinnovamento; è rassicurante, diffusamente associato al sostenibile e a tutto ciò che è naturale (foto Aldo Amoretti).

di Danilo Premoli – Office Observer
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Related articles

Presentata la proposta di legge delega per il nuovo Testo Unico delle Costruzioni

Riceviamo dallo Studio Inzaghi e volentieri pubblichiamo È stata presentata ieri alla Camera dei Deputati la proposta di legge...

Vicari assiste Gamma Capital Markets nel set up del fondo Eltif Unicorn Renewables

Lo Studio Legale Vicari ha agito quale advisor legale nel set up del fondo Eltif Unicorn Renewables, gestito...

Tecnocasa: i pensionati sono l’8% sul totale degli acquisti di abitazioni

L’analisi delle operazioni effettuate nel 2024 attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che i pensionati hanno acquistato...

Gabetti advisor per la commercializzazione dell’ex sede della procura della Repubblica a Torino

Il Gruppo Gabetti, con il team capital markets, è stato advisor, per conto del Fondo Euripide gestito da Generali...