Cnpi: Conto termico 3.0 motore della transizione energetica e della riconversione portuale

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Il Cnpi, Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati p in collaborazione con la Fondazione Opificium, partecipa al Saie Baricon una tavola rotonda su “Il Conto Termico 3.0 come motore della transizione: dall’efficienza degli edifici al recupero energetico per la riconversione delle aree portuali”. L’evento intende favorire un confronto tra i partecipanti su come il Conto Termico – il programma di incentivi in Italia, gestito dal Gse, che promuove l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili, offrendo fino al 65% di copertura delle spese sostenute – possa diventare il collante di una strategia integrata di decarbonizzazione.

Il nuovo decreto, molto atteso dagli enti locali, introduce diverse novità per il 2025. Il provvedimento, infatti, aggiorna e potenzia il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni, finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia rinnovabili e viene previsto un limite di spesa annua di 900 milioni, di cui 400 destinati alle Pubbliche Amministrazioni e 500 per i privati. Semplificato, inoltre, l’accesso al meccanismo, ampliata la platea dei beneficiari, aggiornate le tipologie di interventi agevolabili e le spese ammesse, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e dei prezzi di mercato.

“Il Conto Termico 3.0 è certamente uno strumento chiave per la decarbonizzazione e il risparmio energetico del sistema Paese, che ha sempre più bisogno di sostenere interventi di efficienza energetica. I Periti Industriali sono pronti a supportare imprese, cittadini e amministrazioni con le loro competenze e una presenza capillare sul territorio a promuovere questo meccanismo di incentivazione” ha dichiarato il presidente del Cnpi Giovanni Esposito. “Per questo motivo – ha continuato – abbiamo deciso di organizzare un convegno su questo tema, di strettissima attualità e di grande interesse per professionisti del settore, Pa, enti locali e soggetti privati, in un contesto prestigioso che è il SAIE di Bari che rappresenta la più grande community di imprese, professionisti e associazioni del settore delle costruzioni. Dall’efficientamento del patrimonio edilizio, al recupero energetico nei processi di trattamento delle acque, fino alla produzione di idrogeno e alla riconversione sostenibile delle aree portuali, l’evento proverà a delineare un percorso unitario di innovazione e sviluppo sostenibile dei territori. Proprio la riqualificazione energetica dei porti – spiega il Presidente – “è tra le sfide più importanti da affrontare per il Paese per rendere questi snodi infrastrutturali più sostenibili, competitivi e resilienti. Diventa sempre più strategico saper gestire fonti all’avanguardia come l’idrogeno. Le recenti evoluzioni internazionali – con l’Europa destinata a rinunciare al gas russo nei prossimi anni – impongono all’Italia di puntare sull’autonomia energetica, investendo in ricerca, tecnologie e competenze”.

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