mercoledì, Ottobre 29, 2025

Premio internazionale DEAwards per lo studio GDA Officina di Architettura di Giulia de Appolonia

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Progettato secondo le prescrizioni della normativa Nzeb, il nuovo Palazzetto di Olgiate Olona si colloca in una frangia periferica della città, molto vicino all’arteria autostradale che collega Milano a Varese ed è integrato come infrastruttura da un grande parcheggio pubblico già esistente sul suo fronte principale.

L’architetto Giulia de Appolonia firma il progetto e la direzione lavori superando l’idea del contenitore sportivo come “oggetto” a grande impatto e scomponendo in due la volumetria attraverso un taglio orizzontale che separa due metà con matericità opposta.

Il progetto ha meritato il Gold Prize in Architectural Design ai Design Educates Awards DEAwards2025, dove è stato candidato con una articolata relazione: “La composizione definisce il rapporto con lo spazio circostante introducendo un portico nell’area di ingresso al pubblico e una terrazza collegata all’uscita di sicurezza delle tribune. Questo gesto semplice, in un progetto dai volumi elementari, delimita lo spazio di ingresso simbolicamente protetto dal sistema di griglia scorrevole delle travi metalliche e crea uno spazio di transizione parzialmente coperto, dove si sviluppa il percorso esterno verso il bar situato al primo piano. Questo percorso rampa/scala e la terrazza esterna offrono un’importante vista sul boschetto di betulle che separa l’edificio dal parcheggio pubblico. I due livelli rappresentano il rapporto con la terra e il cielo: una base pesante e opaca in calcestruzzo prefabbricato che fissa l’edificio e protegge l’area di gioco, e un volume traslucido in policarbonato e vetro che lascia entrare la luce diffusa e stabilisce il collegamento con il cielo, grazie alla sua capacità mimetica di riflettere i colori mutevoli del cielo e trasformarsi cromaticamente a seconda dell’ora del giorno. Il contrasto tra l’essenza di questi due volumi crea una tensione all’interno delle geometrie semplici, conferendo intensità all’intervento”.

Tema cardine dell’intervento è stato la ricerca di sistemi costruttivi che permettessero un’economia complessiva dei costi e dei tempi di costruzione, grazie al ricorso alla prefabbricazione a fronte di una performance energetica e tecnica molto elevata. In particolare, il secondo livello è costituito da una struttura metallica leggera che si sviluppa all’interno dell’intercapedine di una doppia parete in policarbonato alveolare PolyPiù ad alta efficienza termica. La direzione operativa strutture e impianti è stata di F&M Ingegneria (foto Filippo Poli).

di Danilo Premoli – Office Observer
Archivio Architettura
 

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