Conclusa la prima asta Macse, asegnati 10 Gwh di capacità di accumulo energetico

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Si è svolta  la prima asta del Macse (Meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico). Sono stati assegnati   10 GWh di capacità di accumulo, nel sud e nelle isole, un valore pari al 100% del fabbisogno richiesto. Gli esiti dell’asta hanno evidenziato un rilevante interesse da parte del mercato, con una offerta pari a oltre quattro volte la domanda ed un prezzo medio ponderato di assegnazione pari a 12.959 €/MWh-anno (14.566 €/MWh-anno per il Centro Sud, 12.146 €/MWh-anno per sud e Calabria, 15.846 €/MWh-anno per la Sicilia e 15.029 €/MWh-anno per la Sardegna), molto al di sotto del premio di riserva (37.000 €/MWh-anno).

“Gli esiti dell’asta evidenziano una grande competizione ed un forte interesse da parte del mercato. Stiamo parlando di un volume di investimenti associato stimabile in circa un miliardo di euro, che permetterà di migliorare l’integrazione delle rinnovabili”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna. “Le prossime aste seguiranno l’evoluzione della generazione rinnovabile e dello sviluppo della rete: dal 2023 ad oggi sono già entrati in esercizio oltre 17 GW di nuovi impianti FER. Terna è in prima linea per garantire una rete elettrica sempre più resiliente, intelligente e sostenibile”.

La disciplina del Macse, definita da Terna sulla base del d.lgs. 210/2021 e della delibera ARERA 247/23, è stata approvata dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica a ottobre 2024, a valle della approvazione della Commissione Europea di dicembre 2023.

Gli impianti contrattualizzati nella prima asta del Macse – batterie agli ioni di litio – entreranno in esercizio nel 2028.

La prima asta è stata effettuata per quattro aree distinte: centro sud, sud e Calabria, Sicilia e Sardegna. Per ciascuna delle quattro aree, Terna ha definito i quantitativi minimi e massimi da approvvigionare.

Il processo è risultato particolarmente coerente con le previsioni effettuate da Terna rispetto al percorso di maturazione della tecnologia contrattualizzata tramite l’asta 2028 e dei relativi costi, la cui riduzione è stata pienamente intercettata dagli esiti dell’asta.

La capacità di stoccaggio approvvigionata tramite il meccanismo avrà un ruolo fondamentale per l’esercizio del sistema elettrico nei prossimi anni, caratterizzati da una crescente diffusione delle fonti di energia rinnovabile non programmabile, permettendone la piena integrazione nel sistema elettrico e contribuendo a fornire i servizi di dispacciamento necessari a garantire la sicurezza e l’adeguatezza del sistema stesso.

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