Un fiore di pietra sbocciato tra Italia e Svizzera

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C’è un nuovo fiore sulla vetta del Monte Generoso, al confine tra Italia e Svizzera, nelle Prealpi luganesi. E’ il “Fiore di pietra”, ristorante che troneggia sul ciglio roccioso della montagna e offre una vista a 360 gradi su un panorama mozzafiato. Mario Botta, archistar ticinese, firma il poderoso edificio finanziato da Percento culturale Migros, istituzione prevista dallo statuto del gruppo commerciale Migros.

Il celebre progettista svizzero è autore del disegno dell’architettura e dell’allestimento degli spazi interni; lo studio d’ingegneria Brenni Engineering AG è stato responsabile della statica, mentre lo studio Marzio Giorgetti Architetti SA ha assunto il coordinamento e la direzione dei difficili lavori sul posto: la struttura infatti è situata a 1700 metri d’altitudine. A loro si è affiancato lo Studio Fischli SA che ha elaborato il concetto gastronomico e progettato i locali di esercizio e produzione di entrambi i ristoranti presenti.

La nuova realizzazione sorge dove in precedenza c’era un albergo di inizio Novecento. Si tratta di un volume a pianta ottagonale con singoli “petali” che racchiudono uno spazio centrale. La configurazione è disegnata da un insieme di torri di cinque piani che s’innalzano dapprima con una leggera inclinazione verso l’esterno per poi richiudersi ai piani alti, da cui il nome che gli è stato attribuito, appunto “Fiore di pietra”.

Al piano terra, a livello del capolinea della famosa ferrovia a cremagliera che sale dal Lago di Lugano, un ampio porticato costruisce uno spazio di transizione tra l’esterno e l’interno, con una bussola d’ingresso e uno spazio espositivo dove trovano posto i pannelli sulla storia del Monte Generoso, un modello dell’attuale realizzazione con disegni e alcuni schizzi dello studio di Mario Botta.

Al primo piano sono collocati i locali tecnici; al secondo una sala conferenze in grado di ospitare da 10 a 100 partecipanti, mentre i due piani superiori ospitano rispettivamente un ristorante, caratterizzato da una sala inondata di luce, una location accogliente, ideale per trascorrere dei momenti di relax a “contatto” con la natura, e un self-service con 120 posti a sedere e accesso alla terrazza panoramica, che segue l’andamento del crinale della montagna. L’allestimento degli ambienti dedicati alla ristorazione è stato realizzato attraverso i prodotti del catalogo di arredi Alias, che garantiscono quell’italian touch fatto di funzionalità, leggerezza formale e qualità.

di Danilo Premoli – Office Observer

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