Progetto Cmr, società di progettazione integrata che fa capo alla holding Progetto Cmr international, con la design unit guidata dal designer Matteo Colombo è tra i vincitori della prima edizione del Cantori design challenge, il contest di interior yacht design promosso da Cantori in collaborazione con Cantiere delle Marche.
Con l’obiettivo di interpretare tre ambienti – Owner Cabin, Main Saloon e Main Deck – di uno Yacht Flexplorer 146, dieci prestigiose realtà di architettura e interior design italiane si sono sfidate a colpi di creatività e ricerca estetica.
Il tema “Dalla terra al mare” ha guidato la progettazione, invitando a trasferire sull’acqua il comfort e il linguaggio estetico del mondo domestico, ispirandosi a quattro coppie di armatori immaginari: James Bond e Honey Ryder, Penelope e Ulisse, Warhol e Basquiat, Federico Fellini e Giulietta Masina. Quattro archetipi per trasformare lo yacht in un luogo narrativo dove mito, glamour e arte contemporanea dialogano con il design.
A Journey Home di Progetto Cmr, sviluppato dal team composto da Matteo Colombo, Michela Valentino e Valentina Roj, è un racconto di mare e di ritorno, un intreccio di movimento e quiete ispirato al mito di Ulisse e Penelope, dove ogni area progettata diventa tappa di un viaggio emozionale. Il Main Deck diventa la navigazione, il viaggio di Ulisse: linee che si aprono come scie sull’acqua, tessuti naturali che richiamano vento e sale, forme leggere sospese sopra panche sinuose. L’Owner’s Cabin rappresenta l’attesa, paziente e protetta, di Penelope: veli soffici e luci lunari creano un rifugio intimo, dove la presenza si fa forza silenziosa. Il Main Saloon incarna il ritorno, l’incontro tra i due amati: legni caldi e segni metallici delicati avvolgono lo spazio in un abbraccio circolare, là dove il tempo si ferma e due percorsi finalmente si incontrano. Una visione progettuale di grande ispirazione, fondata su un impianto narrativo non solo capace di evocare suggestioni letterarie, ma tradurre le stesse in spazi che restituiscono l’essenza del viaggio e dell’attesa: il ponte come metafora del cammino, la cabina come luogo della memoria, il salone come abbraccio del ritorno.
“Non è solo un’imbarcazione, non solo una somma di spazi da abitare.” – dichiara Colombo – “È un viaggio verso casa, un viaggio dentro di sé. La reinterpretazione di una storia che ci appartiene, e che riassume in sé i principi del navigare su uno yacht: l’avventura del viaggio da una parte, la protezione della casa dall’altra, mescolati in un’esperienza unica fatta di stile ed emozione”.
La valutazione della giuria per individuare i progetti vincitori si è basata su diversi criteri, quali la forza espressiva e l’originalità delle soluzioni, l’ottimizzazione degli spazi e la funzionalità, il comfort inteso come esperienza sensoriale e di lusso, e infine la capacità di presentare e raccontare il progetto attraverso uno storytelling efficace e coerente. A Journey Home è stato così interpretato dalla Giuria: “La distribuzione degli ambienti rivela una regia attenta, in cui materiali naturali, trame tessili e geometrie fluide concorrono a creare un’atmosfera di calore domestico, capace di unire avventura e raccoglimento”