Prato promuove la prima Urban Jungle

Data:

La città toscana di Prato conta oltre 29.000 alberi di proprietà pubblica che, si stima, generano benefici economici per oltre 400.000 euro all’anno, eliminano quasi 4 tonnellate di inquinanti atmosferici e 70 di anidride carbonica e intercettano le acque meteoriche. Il progetto Urban Jungle, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) attraverso il programma Urban Innovative Actions con un contributo pari a 3 milioni di euro, aumenterà i benefici ambientali, ecologici, economici e sociali, migliorerà la salute, la qualità di vita e il benessere dei cittadini.

L’intervento mira a rinaturalizzare alcuni quartieri della città in modo sostenibile e socialmente inclusivo attraverso lo sviluppo di aree urbane ad alta densità abitativa ed edilizia che saranno riprogettate in chiave green attraverso la capacità naturale delle piante di ripristinare il suolo e lo spazio alla fruizione della comunità, trasformando le aree marginali in veri e propri hub verdi. Il progetto promuove un approccio di pianificazione urbana con una forte coprogettazione per raggiungere due obiettivi principali: la rigenerazione di aree urbane in disuso, sottoutilizzate o in declino, quali vecchi capannoni industriali, dintorni di case sociali, edifici storici, e la creazione di hub verdi in grado di costruire nuove isole green ad alta densità, strutture e aree di fruizione ambientale, sportiva, culturale e sociale.

Le Urban Jungles saranno sviluppate in tre aree specifiche della città: una prima privata l’edificio Estra e i suoi dintorni situati in una complessa area urbana che si affaccia sulla più trafficata via pubblica della città con il passaggio giornaliero di 50.000 veicoli; la seconda si trova in una zona ad alta densità di popolazione caratterizzata dalla presenza di alloggi sociali e, talvolta, di situazioni di marginalità; la terza nei dintorni del Macrolotto Creative District e degli edifici dove è in corso un progetto di riqualificazione: l’edificio individuato è quello in via Giordano che sarà destinato al nuovo mercato metropolitano della città.

Le soluzioni vanno oltre il tradizionale concetto di forestazione urbana e possono essere applicate all’interno di una pianificazione per la creazione di infrastrutture verdi e costituiscono un banco di prova efficace per la replica in altri siti o città, fornendo informazioni coerenti per ulteriori interventi anche attraverso una maggiore consapevolezza e impegno, aumentando così la resilienza della città e la sostenibilità del paesaggio urbano.

Urban Innovative Actions: Prato

di Danilo Premoli – Office Observer
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Related articles

ChargeGuru: l’80% dei condomini italiani è privo di sistemi di ricarica per veicoli elettrici

In Italia la transizione verso la mobilità elettrica sembra ancora lontana da parcheggi, garage e autorimesse condominiali, nonostante...

Fondazione Roma Regeneration lancia concorso internazionale di idee per rilanciare la Capitale

Rilanciare Roma, creare un nuovo immaginario di città e renderla più vivibile e più attrattiva per investitori nazionali...

Persone, ambiente, economia rigenerativa al centro del primo report d’impatto di Lombardini22

Nel 2024, Lombardini22 è diventata Società Benefit, scelta mossa dalla volontà di misurare le proprie azioni e indirizzare...

A Pasqua il tasso di riempimento camere stimato al 60% per un fatturato di 128 mln

Pasqua 2025: è boom di prenotazioni. Dall'ultima indagine alle imprese ricettive italiane, svolta da Isnart per Unioncamere ed Enit nell'ambito dell'Osservatorio...