In Italia quasi la metà degli acquisti di immobili residenziali è sostenuto da un mutuo e sono circa 6,5 milioni i connazionali che oggi hanno un contratto di finanziamento immobiliare in corso. La dinamica e la composizione delle richieste differisce però in modo significativo da una regione all’altra.
Il quadro è tracciato dall’osservatorio Mutuisupermarket.it.
Trentino Alto Adige al top per importo medio richiesto
Secondo i dati dell’osservatorio, relativamente all’importo dei mutui richiesti il record a livello nazionale spetta al Trentino Alto Adige, con 190.456 euro di media nel III trimestre 2025. Seguono nell’ordine la Lombardia, con 145.806 euro, il Lazio, con 143.325 euro, e l’Emilia Romagna, con 142.233 euro. Nel complesso si tratta di regioni nelle quali il valore delle abitazioni oggetto di compravendita sostenuta da mutuo risulta più elevato della media.
All’estremo opposto della graduatoria si collocano la Valle d’Aosta, con circa 95.000 euro, la Basilicata, con 99.278 euro, la Calabria, con 108.880 euro, e la Puglia, con 109.045 euro.
Significative differenze nel Loan-to-Value richiesto
Per meglio inquadrare la propensione degli italiani rispetto all’utilizzo di un finanziamento per sostenere l’acquisto di un’abitazione, MutuiSupermarket ha analizzato anche il Loan-to-Value, ovvero l’ammontare del mutuo richiesto in rapporto al prezzo di acquisto della casa.
Il primato spetta alla Valle d’Aosta, con l’85% di copertura, seguita dalla Basilicata, con il 79,9%, dall’Emilia Romagna e dall’Abruzzo, entrambe con il 78,5%. Il Loan to Value più contenuto, invece, si registra nel Lazio (71,6%), in Campania (71,7%) e in Trentino Alto Adige, dove il mutuo richiesto si attesta al 72,0% del valore dell’immobile.
L’analisi condotta da MutuiSupermarket ha prodotto un approfondimento di dettaglio sulle principali città italiane, secondo il quale nel III trimestre dell’anno in corso si va da un LTV dell’80,1% registrato a Torino all’89,6% rilevato a Bari. A Napoli, Milano e Firenze, l’LTV si attesta rispettivamente all’80,2%, all’80,4% e all’80,5%; a Roma si stabilizza all’82,1%, a Bologna all’83,7%, a Palermo all’86,5%, a Genova all’87,6%.
Il tasso fisso resta il preferito dagli italiani: il picco in Calabria
In una fase caratterizzata dal congelamento dei tassi da parte della Bce, con un nuovo taglio di 25 punti base previsto non prima dell’inizio del 2026, la generalizzata preferenza degli italiani si è concentrata sul tasso fisso. La regione con la quota più elevata di preferenze è la Calabria, con il 96,2%, che precede Veneto, Lazio e Liguria, tutte con il 92,8%, e la Sicilia, dove si attesta al 93,3%.
Le regioni in cui si attenua l’orientamento del tasso fisso sono, invece, la Basilicata, con l’83,3%, l’Umbria (85,7%), le Marche (85,5%), l’Emilia Romagna (87,6%) e la Toscana, con l’88,1%.
In Lombardia il primato dei giovani che richiedono un mutuo
La quota delle richieste di mutuo presentate sul motore di ricerca MutuiSupermarket da giovani under 36 risulta più elevata della media in Lombardia, addirittura con il 51,7% del totale, in Friuli Venezia Giulia (46,0%), in Veneto (44,9%) e in Trentino Alto Adige (44,1%).
Le regioni dove invece la propensione degli under 36 risulta più contenuta sono la Calabria, dove si ferma al 32,9%, le Marche, con il 34,2%, l’Umbria, con il 35,7%, e la Toscana, con il 36,4%.
Al Tentino Alto Adige anche il record delle richieste di mutuo per acquisto prima casa
Riguardo la quota di mutui con finalità acquisto prima casa rispetto al totale delle richieste, in Trentino Alto Adige si attesta al 70,6%, contro il 70,5% dell’Abruzzo, il 68,0% della Liguria e il 67,1% delle Marche.
La percentuale più bassa è quella rilevata in Puglia, con il 52,0%, in Umbria, con il 53,6%, e in Campania, con il 53,9%.
Nelle richieste di mutui green guida la Lombardia
In Lombardia la richiesta di mutui green è decisamente superiore alla media nazionale, con il 41,9% del totale, posizionandosi davanti al Trentino Alto Adige (38,2% del totale), al Veneto (38,1%) e al Piemonte (36,0%).
L’interesse verso i mutui green è invece decisamente più modesto in Basilicata, dove rappresentano solo il 5,6% del totale delle richieste, in Liguria (16,5%) e nelle Marche (22,4%).
Richieste di surroga: il record della Puglia
A fronte della progressiva stabilizzazione dei tassi da parte della Bce, negli ultimi mesi si è registrata una progressiva flessione delle richieste di surroghe, maggiormente legate al tasso fisso e all’andamento del costo del denaro.
La regione italiana in cui è più elevata la richiesta di rottamazione dei mutui in corso è la Puglia, con il 33,8% sul totale delle domande, che precede il Lazio e il Friuli Venezia Giulia, entrambe con il 30,0%, e l’Umbria, con il 28,6%.
La percentuale di surroghe più bassa si registra in Basilicata, solamente con l’11,1% del totale, in Calabria, con il 12,7%, e in Molise, con il 12,5%.
“Anche senza poter entrare nel merito delle ragioni economiche e sociali che determinano le dinamiche e gli orientamenti degli italiani, l’analisi delle richieste di mutuo rilevate sul nostro motore di ricerca consente di rilevare le significative differenze che caratterizzano le diverse aree del Paese. Oggi in Italia quasi 1/4 della popolazione risulta avere un contratto di mutuo attivo e la domanda di nuovi mutui nella prima metà dell’anno in corso è crescita del 20%. L’andamento delle richieste di finanziamenti immobiliari, però, presenta caratteristiche differenti e disomogeneità anche rilevanti all’interno del Paese. Certamente, la disponibilità di un finanziamento per sostenere un acquisto impegnativo come quello di un’abitazione resta fondamentale per aiutare le famiglie a soddisfare le proprie esigenze abitative”– commenta Stefano Rossini, amministratore delegato di MutuiSupermarket.it.