Più di 3.500 corpi illuminanti sostituiti, 680 nuovi punti luce installati, quattro mesi di rilievi e analisi, un intero anno di lavori: sono alcuni numeri del progetto di riqualificazione illuminotecnica del centro storico di Bologna, firmato da I-DEA Luce Architettura, lo studio guidato dall’architetta Lorenza Golinelli e dall’ingegnere Alberto Ricci Petitoni.
Obiettivo del piano: efficientare funzionalmente, energeticamente ed esteticamente il centro storico di Bologna, con un risparmio del 77% di energia (pari a 387 tonnellate di CO2 l’anno), concentrandosi sull’illuminazione di 40 siti monumentali, tra cui la cattedrale metropolitana di San Pietro, due delle principali piazze cittadine, Santo Stefano e San Domenico, 16 km di portici, patrimonio dell’Umanità Unesco, le 10 porte dell’antica cinta muraria e alcune zone verdi.
La nuova illuminazione è stata progettata valorizzando lo spirito di ciascun luogo interpretando l’essenza stessa della luce: duplice nella sua natura, allo stesso tempo, tecnica ed emozionale. I-DEA ha adottato ovunque sorgenti luminose semplici e minimali, ad alta efficienza energetica e a tecnologia led. Ha mantenuto il più possibile strutture o impianti esistenti e ha sottoposto a restauro punti luce di particolare valore storico-artistico, come quelli che sfilano sotto gli archi del Portico del Pavaglione sul fianco di Piazza Maggiore.
“Ci siamo approcciati all’illuminazione di Bologna creando una regia della luce basata sulla conoscenza approfondita delle caratteristiche urbanistiche, morfologiche e storiche di ciascun contesto – spiegano i lighting designer –. Come operatori culturali abbiamo ordinato la visione notturna del centro perseguendo una continuità visiva all’interno del perimetro dell’intervento. Utilizzando la luce come risorsa che permette di raccontare l’architettura di notte in modo diverso, sempre considerando indissolubile il rapporto tra monumenti e contesto”.
Il progetto è stato selezionato dall’ADI Design Index 2024, nella categoria “Design per l’illuminazione” e concorrerà al premio di design Compasso d’Oro 2026 (foto di Oscar Ferrari, piazza San Domenico).