Il mercato immobiliare residenziale chiude il primo trimestre del 2025 con il segno positivo (+11,2%). Tra le città metropolitane, nel primo trimestre dell’anno aumentano le compravendite dappertutto ad eccezione di Firenze (-6,2%). L’incremento maggiore, rispetto al primo trimestre 2024, si registra a Genova (+13,5%), seguita da Torino (+12,2%) e Roma (+10,7%). Milano conferma il trend positivo con un +7,1%. Napoli (+6,1%) la meno performante, escludendo Firenze.
Le vendite di nuove case rimangono sostanzialmente stabili rispetto al primo trimestre 2024 (-0,4%) dopo il forte recupero dell’ultimo trimestre 2024 (+45,8% rispetto al IV trimestre 2023).
I dati sono frutto dell’analisi di Abitare Co. – società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata in nuove costruzioni – sulla base dei dati dell’Osservatorio sul mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate, da gennaio a marzo del 2025 il mercato immobiliare residenziale a livello nazionale ha avuto un’accelerazione, crescendo del +11,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con 172.048 compravendite .
Le compravendite crescono in quasi tutte le principali città metropolitane, eccetto Firenze che ha segnato -6,2% e 1.067 transazioni. Tra le altre città, gli aumenti si registrano a Roma (+10,7% e 8.528 transazioni), Milano (+7,1% e 5.505 transazioni), Torino (+12,2% e 3.583 transazioni), Genova (+13,5% e 2.155 transazioni), Bologna (+9,3% e 1.357 transazioni), Napoli (+6,1% e 1.982 transazioni) e Palermo (+8,98% e 1.640 transazioni).
A livello nazionale, ad avanzare maggiormente sono le aree del centro (+12,7%) e del nord est (+14,7%). Nel sud Italia la crescita è del 6,3; nel nord ovest del 12,3%, nelle Isole del 6,8%. I comuni capoluogo superano leggermente (+11,6%) i comuni non capoluogo (+11,0%).
“I primi tre mesi del nuovo anno confermano la tendenza positiva che si era registrata nell’ultimo trimestre del 2024, quando l’anno si chiuse con oltre 700mila compravendite di abitazioni (+1,4% rispetto al 2023). Gli interventi del taglio dei tassi da parte della BCE ha prodotto un effetto positivo sulla domanda di mutui, comportando un alleggerimento dell’importo delle rate e una conseguente maggiore convenienza dei finanziamenti a lungo termine. La quota di acquisti fatti con mutuo si avvicina sempre di più al cinquanta per cento degli scambi (45,8%). La conferma è che alla fine del primo trimestre di quest’anno la domanda di finanziamento per acquistare una casa da parte delle famiglie è ancora cresciuta di oltre venti percentuali rispetto al primo quarter del 2024 – dichiara Giuseppe Crupi, ceo di Abitare Co. –-. Il clima di fiducia delle famiglie italiane sta migliorando, soprattutto i giudizi e le aspettative sulla situazione economica del Paese. Le prospettive di un contenimento dell’inflazione influenzano positivamente la fiducia e ridanno linfa alla domanda degli investitori immobiliari. Tuttavia, non si può fare a meno di constatare le note difficoltà relative alla qualità del prodotto usato, sempre molto bassa, e alla mancanza strutturale di un’offerta di nuove abitazioni, in particolare nelle grandi città.”