Italian Design Day 2025, Massimo Roj testimonial del design Italiano nel mondo

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L’architetto Massimo Roj, founding partner e ceo di Progetto Cmrl, in occasione dell’Italian Design Day 2025 sarà testimonial 2025 del design italiano in Irlanda, ospite dell’Ambasciata italiana a Dublino.

Arrivata alla nona edizione, promossa e organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Creatività Contemporanea, in collaborazione con l’Agenzia Ice, la Fondazione Adi Compasso d’Oro, l’Associazione per il Disegno Industriale, la Triennale di Milano, il Salone del Mobile, Federlegno Arredo, la Fondazione Altagamma e Confindustria, l’Italian Design Day valorizza la progettualità italiana e il made in Italy in oltre 100 paesi in tutto il mondo attraverso mostre, incontri, presentazioni, concorsi e seminari, dove le più note personalità del settore offrono la propria esperienza e conoscenza mettendo in luce l’iconicità del sistema design italiano.

Con il tema scelto per l’edizione 2025 “Disuguaglianze. Il design per una vita migliore”, la rassegna sceglie di sottolineare una costante del design italiano: operare per una vita migliore, per ridurre le disuguaglianze, per valorizzare le differenze, per migliorare le condizioni di accesso al benessere individuale e collettivo.

In occasione dell’appuntamento di Dublino, l’architetto Roj sarà protagonista della contestuale inaugurazione presso gli spazi espositivi della Royal Dublin Society (Rds) – Saint Mary’s Church of Ireland di “Italia Geniale – Design enables”: la mostra, a partire dalla valorizzazione del patrimonio italiano di marchi e brevetti, è una perfetta sintesi della cultura della materia e della tecnica intrecciata alla storia del design. La creatività e la qualità dell’artigianato e del saper fare italiano sono messi in luce grazie a un percorso che si articola in cinque aree tematiche: Imagin-able come immaginare, creare mondi, inventare storie e renderle parte della nostra identità; Work-able come sistemi funzionali e belli che facilitano il lavoro; relation-able come design che supporta e attiva le relazioni tra le persone; live-able come strumenti per l’integrità fisica e il benessere mentale e che hanno al centro il tema della cura di sé e degli altri; e Move-able come promozione della libertà di muoversi e di farlo in modo sostenibile, rispettando se stessi, gli altri e l’ambiente.

Curata da Carlo Martino e Francesco Zurlo e allestita con accorgimenti che la rendono modulare, ha debuttato a Expo Dubai 2020 e oggi arriva a Dublino, tappa di un tour mondiale che proseguirà nei prossimi mesi. La mostra è sotto la curatela dal Museo del Design Adi (Associazione per il Disegno Industriale), che ospita l’intera collezione del premio Compasso d’Oro, istituito nel 1954 da Gio Ponti per celebrare il design made in Italy. “Italia Geniale – Design enables” è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e organizzata in Irlanda dall’Ambasciata d’Italia a Dublino in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Dublino, ITA Italian Trade Agency London e la Camera di Commercio Italo Irlandese.

“Grazie a Italian Design Day, all’Ambasciata Italiana a Dublino e all’Ambasciatore, S.E. Nicola Faganello per l’invito a rappresentare la creatività del nostro Paese in Irlanda – dichiara Roj –. Sento grande affinità rispetto al tema dell’edizione 2025 di Idd Disuguaglianze. Il design per una vita migliore: un invito a riflettere sulle dimensioni del design come la comunicazione, i servizi, la sostenibilità che intervengono nel facilitare processi di coesione tra le comunità riducendo il divario che a volte affligge le condizioni di vita delle persone. Il design conferma ancora una volta la sua fortissima valenza sociale, come racconta anche la mostra Italia Geniale – Design enables: il centro dell’esposizione resta infatti l’uomo, con i suoi bisogni, i suoi sogni e la sua creatività. Trovo che in queste preziose iniziative risuonino le istanze del metodo progettuale InsideOut, messo a punto da Progetto Cmr in oltre trent’anni di attività, che pone al centro del lavoro dell’architetto la persona, le sue esigenze e desideri rispetto a tutte le scale: dal “micro”, come un oggetto di design, fino al “macro”, come concepire un edificio o un intervento di rigenerazione all’interno di un complesso masterplan urbano”.

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