Giordano, iDEAS: “Maximall Pompeii, una progettazione strutturale, sismica e geotecnica d’avanguardia”

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È prevista per novembre 2024 l’apertura di Maximall Pompeii a Torre Annunziata (NA), l’ambizioso progetto di Irgenre Group destinato a diventare l’hub esperienziale più importante del sud Italia. Un investimento di oltre 200 milioni di euro con l’obiettivo di rigenerare l’area e produrre ricchezza per comunità e territorio. 

A raccontare l’opera dal punto di vista della progettazione strutturale  e non solo è Aldo Giordano, ingegnere strutturista con oltre 25 anni di esperienza e amministratore delegato e technical director di iDEAS, società di ingegneria italiana con sede a Napoli e Milano e branch a Miami e Ahmedabad (India).

Domanda: A novembre di quest’anno sarà inaugurato il centro commerciale Maximall Pompeii. Ideas si sta occupando di due principali attività: la progettazione strutturale, sismica e geotecnica; le opere di urbanizzazione primaria legate alla struttura. Cosa può dirci in merito alla progettazione?

Riposta: Il progetto di iDEAS per Maximall Pompeii è un catalogo dello stato dell’arte delle tecnologie in ambito strutturale e sismico. A partire dalle fondazioni fino alla copertura, per ogni singolo elemento è stato utilizzato il massimo della tecnologia a disposizione. Ad esempio, per i pali di fondazione sono stati previsti dei pali Full Displacement, che per il tipo di terreno presente sono i più performanti, ma anche sostenibili perché minimizzano la quantità di trasporto a rifiuto. Nella progettazione delle strutture sono stati impegnati elementi alleggeriti con materiale polimerico e riciclato, ancora una volta con forte attenzione alla sostenibilità. Per non parlare della protezione sismica del complesso, realizzata interamente attraverso elementi dissipativi, con una strategia di progetto tale da lasciare la struttura principale sostanzialmente intatta anche in caso di sisma violento, dato l’alto rischio sismico della zona. Anche la copertura vetrata è stata concepita e realizzata con tecniche di modellazione molto avanzate, e questo è di particolare rilievo perché si tratta di una struttura a forma libera, suddivisa con elementi quadrangolari poi planarizzati. È un tecnicismo che sembra semplice ma che in realtà è incredibilmente sofisticato, perché suddividendo una struttura a forma libera con elementi non triangolari, si sarebbero ottenuti  elementi a doppia curvatura dal costo per il vetro molto alto. Invece iDEAS ha messo in campo un notevole sforzo computazionale a vantaggio dell’economicità, che ha permesso di realizzare una grande copertura vetrata con elementi piani. Un altro beneficio per il centro è l’elevata luminosità. All’interno della struttura entra molta luce, e alcune zone sono state addirittura schermate per ottenere il bilanciamento anche dal punto di vista termico. 

D: Cosa può dirci riguardo le opere di urbanizzazione primaria?

R: Maximall Pompeii è un complesso che ha avuto bisogno di rafforzare la viabilità, rimodulando e creando maggiori connessioni anche nelle infrastrutture esistenti, per consentire un accesso al centro che non ostacolasse il traffico. Ricordiamo che le stime dicono che il centro sarà visitato da milioni di persone ogni anno: ecco perché abbiamo dotato la struttura anche di 80.000 mq di parcheggi per autobus, navette e, ovviamente, automobili. Maximall Pompeii sarà una grande occasione per tutto il territorio.  

D: Ci sono altre particolarità che renderanno Maximall Pompeii un progetto così importante?

R: Forse a questa domanda gli architetti sapranno rispondere in maniera più adeguata. Quello che posso dire è che si tratta di un progetto che non è focalizzato esclusivamente sul retail,  bensì su una pluralità di offerte legate anche a turismo, intrattenimento, food, edutainment e leisure. Sarà un centro polifunzionale a tutti gli effetti e ci aspettiamo che sia in grado di diventare un volano di sviluppo per la zona in tempi brevi. Quando si creano progetti di questo tipo, che hanno un’impronta commerciale significativa e presentano un gran numero di funzioni e attrattori, l’impatto sul territorio può essere molto positivo. La zona ha inoltre un enorme appeal turistico sia dal punto di vista archeologico, con gli scavi di Pompei a poche centinaia di metri, sia dal punto di vista del pellegrinaggio religioso, con il Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei a soli 3 km. 

D: Non a caso è giusto definire Maximall Pompeii un “hub esperienziale” capace di creare esperienze in grado di riunire la collettività e, ci si augura, anche una popolazione più giovane, che possa trovare nel centro un luogo non soltanto di intrattenimento, ma anche di cultura e connessione con il territorio.

R: Esattamente, gli spazi sono pensati anche per iniziative di questo tipo. Ad esempio, c’è una scenografica fontana nella piazza centrale progettata dallo stesso team che ha realizzato i giochi d’acqua del Burj Khalifa a Dubai, ma anche un auditorium, diversi spazi all’aperto e numerosi ristoranti. 

D: Che cosa distingue iDEAS dai competitor e dove si possono vedere i vostri punti di forza all’interno del progetto?

R: La forza della nostra società risiede nell’utilizzo dei principi tecnologici più avanzati, sia disponibili nel mercato sia sviluppati internamente. Il nostro obiettivo è ottenere una progettazione integrata di alto livello a servizio da un lato dei colleghi e quindi della multidisciplinarietà dei progetti, dall’altro dei committenti. Da questo punto di vista, per Maximall Pompeii il committente è stato particolarmente illuminato perché ci ha consentito di esprimerci liberamente e trovare le migliori soluzioni a vantaggio del progetto. Non è sempre così. Spesso i committenti tendono a privilegiare le soluzioni più economiche, che però non sempre danno valore nel medio-lungo termine. Un’altra caratteristica che riteniamo distintiva è che iDEAS si sforza di inseguire la qualità dei progetti indipendentemente dalla strategia di crescita societaria, restando quindi liberi dalle logiche di mercato. Non a caso, il nostro motto è che i progetti si fanno con le idee (ideas, da cui il nome della società). 

D: Ci sono altri progetti su cui state lavorando in Italia?

R: In Italia stiamo lavorando su diversi interventi legati allo sport (lo stadio di Cagliari, l’Arena di Sondrio e tanti altri) così come nei settori residenziale, office, musei, e nella riqualificazione di edifici di importanza storica e monumentale. Siamo attivi in molti ambiti, ognuno dei quali ha una peculiarità specifica in cui cerchiamo di esprimere il nostro pieno potenziale. 

D: iDEAS è attiva nel Medio Oriente, in Azerbaigian, India e Stati Uniti. Su cosa state lavorando fuori dall’Italia?

R: Anche all’estero siamo attivi in diversi settori: stiamo lavorando ad alcuni interventi sportivi in US, a centri multifunzionali in Medio Oriente e a interventi mixed-use che hanno valenza commerciale e residenziale. Stiamo costruendo la torre più alta dei Balcani, di 250 metri, a Pristina in Kosovo, e in Azerbaijan stiamo realizzando dei progetti governativi molto importanti.  

D: E in India?

R: In India abbiamo una società che si chiama anch’essa iDEAS, come tutte le nostre società nel mondo. La società indiana opera sul territorio indiano e non viene impiegata altrove. Non è fonte di outsourcing. Molti soggetti italiani ed europei sono presenti in India, in Turchia e in Egitto dove il personale tecnico qualificato ha un costo più basso. iDEAS in India, invece, opera quasi esclusivamente in progetti indiani o in Medio Oriente. Non facciamo nulla esternamente e tutte le attività dall’inizio alla fine di ogni progetto vengono gestite dal personale interno. 

 

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