Quello di Salerno e del Cilento è un turismo trasversale che abbraccia più dimensioni. Secondo i dati 2023 di Unioncamere il 37% sceglie il Cilento per il mare, il 61% per l’escursionismo, un altro 28% per la cultura, il 33% per i suoi centri storici e borghi caratteristici, il 22% per l’enogastronomia.
A livello di movimenti turistici negli esercizi ricettivi, il 2023 ha registrato numeri leggermente migliori rispetto al 2022 (Ufficio Studi Gabetti su dati Istat). Il 2023 ha infatti registrato un +19% di arrivi (709.614 vs 598.765) e un +7% di presenze (2.879.161 vs 2.683.790).
Gli arrivi crescono maggiormente nei mesi invernali e primaverili rispetto al 2022, i che significa che il turismo non è più solo legato al mare e alle spiagge, ma anche ad altri aspetti.
Ad esempio, nel gennaio 2022 gli arrivi sono stati 17.195, mentre nel gennaio 2023 sono 42.208 (il 163% in più). Nell’aprile 2022 si sono registrati 60.086 arrivi, l’anno successivo 102.102 (il 70% in più). Numeri positivi, che però non raggiungono ancora i livelli pre-pandemici.
I dati sono frutto del convegno organizzato dal Gruppo Gabetti e programmato durante la seconda edizione del “Cilento Tastes”.
Il workshop dal titolo Hospitality shine, organizzato da Gabetti con le sue società Abaco Team e Patrigest, dedicato al comparto turistico di Salerno e provincia, è stato un’occasione per approfondire il trend del futuro, lo sviluppo del mercato immobiliare, la finanza a supporto del settore alberghiero locale e l’approccio integrato di servizi del Gruppo a sostegno delle attività ricettive.
“Il mercato turistico del Cilento ha enormi potenzialità. L’offerta necessita però di essere adeguata in base ai nuovi bisogni della domanda, sempre più esigente: occorre una maggiore attenzione all’ internazionalizzazione, alla ristrutturazione e al rebranding degli hotel in chiave moderna. Non solo, è fondamentale andare oltre la stagionalità studiando un’offerta fruibile tutto l’anno. È importante poi integrare la conduzione familiare con un modello di gestione manageriale, ma soprattutto occorrono politiche di promozione territoriali congiunte tra industria del turismo e amministrazioni locali. Abbiamo sviluppato un servizio modulare per gli albergatori che vogliono ristrutturare i propri hotel con l’obiettivo di aumentare il valore dell’immobile e di ottimizzarne la gestione, oppure di venderlo con un progetto di riqualificazione pronto per i futuri acquirenti” ha dichiarato Roberto Busso, amministratore delegato Gruppo Gabetti.
Preferenza per le strutture alberghiere
Emerge una netta preferenza della struttura alberghiera. Attualmente il Cilento conta 1.685 strutture di cui 291 alberghi con 25.935 posti letto, e 1.394 esercizi extra-alberghieri (es. campeggi, agriturismi, villaggi turistici etc) che contano 46.711 posti letti. Nonostante ci sia un numero maggiore di posti letto negli esercizi extra-alberghieri, il 74% degli arrivi sceglie le strutture alberghiere. Quest’ultime si suddividono in varie categorie: 144 strutture a 3 stelle, 72 a 4 stelle, 41 sono RTA (Residenze Turistiche Alberghiere), 24 a 2 stelle, 8 a una stella e solo 2 alberghi sono a 5 stelle.