Già di rilievo ormai da anni, il tema dell’efficienza energetica e della sicurezza degli edifici in Italia si appresta a diventare sempre più centrale nel dibattito del real estate. In un contesto in cui il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale sono sempre più prioritari, materiali innovativi per la coibentazione e l’isolamento termico come la lana di roccia giocano un ruolo fondamentale e indispensabile nel migliorare il comfort abitativo e ridurre l’impatto ambientale del settore delle costruzioni. Per parlare di questo ed altri temi, è oggi con Requadro Federico Castelli, amministratore delegato di Rockwool Italia, azienda leader nell’offerta di sistemi di isolamento avanzati per l’edilizia.
Domanda: Coibentazione e isolamento termico. Quali sono le soluzioni adottate da Rockwool e come contribuiscono a migliorare il comfort abitativo e l’efficienza energetica degli edifici?
Risposta: La lana di roccia è un materiale eccezionale per la coibentazione e l’isolamento termico degli edifici perché riduce efficacemente la dispersione di calore, mantenendo gli edifici caldi in inverno e freschi in estate. Questo non solo migliora il comfort abitativo, ma riduce anche i consumi energetici, permettendo di risparmiare sui costi di riscaldamento e climatizzazione. In Rockwool offriamo soluzioni innovative per creare ambienti confortevoli, sicuri e salubri che includono prodotti per l’isolamento dei tetti, sistemi di isolamento termico a cappotto per le pareti esterne e soluzioni per la separazione degli ambienti interni. La nostra priorità è garantire la sicurezza degli occupanti e la durabilità degli edifici nel tempo. Grazie alle proprietà della lana di roccia, tra cui la completa incombustibilità e la resistenza ai cambiamenti di temperatura e umidità, le prestazioni dei nostri materiali rimangono inalterate per decenni, assicurando minori costi di manutenzione. Inoltre, la lana di roccia è riciclabile, rendendola una scelta sostenibile per la costruzione e la ristrutturazione degli edifici.
D: Per quanto riguarda efficientamento energetico e case degli italiani, invece, a che punto siamo e che cosa possiamo fare di più come Paese?
R: Il quadro manutentivo degli immobili residenziali in Italia è ancora obsoleto ed energivoro: il 54% delle abitazioni appartiene alle classi energetiche con le performance peggiori (classi F e G) e, in alcune aree del Paese, questa percentuale raggiunge il 65%, incidendo significativamente sui consumi energetici del settore residenziale. Questi dati emergono da una recente analisi che abbiamo commissionato a Nomisma proprio per indagare lo stato degli immobili italiani. Grazie ai bonus edilizi stanziati dal governo tra il 2020 e il 2023 abbiano già superato il 50% dell’obiettivo Ue 2030, che prevede il taglio del 16% delle emissioni per il settore residenziale. Tuttavia è necessario compiere un ulteriore sforzo: un investimento di 83,4 miliardi di euro, fra risorse pubbliche e private in interventi di riqualificazione, potrebbe permetterci di raggiungere l’obiettivo Ue in 5 anni, intervenendo su circa il 10% degli edifici residenziali. Noi di Rockwool siamo impegnati a sostenere questo percorso di riqualificazione, fornendo soluzioni innovative e sostenibili per un futuro migliore. Efficientare energeticamente gli edifici non solo riduce i consumi e le emissioni, ma migliora anche il comfort abitativo e la qualità della vita, crea posti di lavoro, stimola l’economia e contribuisce alla sostenibilità ambientale.
D: Sistemi antincendio e sicurezza. Quanto è importante in una casa o in un edificio l’aspetto della sicurezza antincendio, anche in relazione alla scelta di materiali isolanti?
D: La velocità con cui oggi gli incendi si sviluppano è aumentata di sei volte rispetto agli anni ’50. Questo fenomeno è dovuto principalmente all’uso crescente di materiali plastici nell’arredamento e nella costruzione degli edifici. Purtroppo, nonostante un recente aggiornamento della normativa nazionale, l’Italia continua ad avere una delle regolamentazioni più permissive in Europa, permettendo ancora l’uso di materiali combustibili nelle facciate degli edifici civili. Una situazione che lascia spazio a scelte rischiose che mettono in pericolo gli occupanti in caso di incendio. È quindi fondamentale sviluppare una cultura della protezione antincendio, a partire dalla scelta di materiali incombustibili per costruire edifici più sicuri e proteggere le vite delle persone che vi abitano. Utilizzare materiali ignifughi può prevenire tragedie come quella della Torre dei Moro a Milano, avvolta dalle fiamme in pochi minuti a causa dell’«effetto torcia» provocato dai materiali plastici nei rivestimenti.