La nuova sede di Faber Industrie Spa a Cividale del Friuli si colloca tra un’area industriale e il paesaggio agricolo: due orizzonti definiscono quindi il luogo e la volontà del progetto è lavorare e confrontarsi con queste due immagini, riconoscendone le diverse qualità e valori.
Il progetto firmato da Geza Gri e Zucchi Architetti Associati, ha previsto di “portare dentro” i due paesaggi, per integrarli nei nuovi spazi. L’edificio è composto da due volumi longitudinali sfalsati, collegati da un corpo centrale che crea due spazi aperti e “interni”.
“È quindi un lavoro sulla scala degli spazi – dicono i progettisti -, alla ricerca di luoghi di misura più ridotta, alla scala umana, in contrapposizione alla grande dimensione della zona industriale. Una delle due corti è “dura” e alberata, è uno spazio per stare; l’altra “morbida”, interamente verde e libera, con grande profondità visiva su tutta l’area di progetto”.
Il tema del doppio si riflette anche sulle sezioni longitudinali che diventano due “S”, con la pianta corridoio/uffici che si inverte sui piani: un lato completamente cieco e uno completamente aperto si sovrappongono, dando vita a un lavoro sui prospetti aperto/chiuso alternati. Il layout viene diviso in due grandi gruppi di spazi, uno sempre affacciato sulle corti all’interno (le zone direzionali, gli spazi pubblici rappresentativi, le sale riunioni principali) e l’altro (gli uffici operativi) affacciato sulla zona industriale all’esterno.
Apparentemente piccolo, l’edificio si confronta con volumetrie industriali enormi. Attraverso sottili sfumature prodotte da diversi tipi di vetro in facciata (quattro) e diversi tipi di calcestruzzo (cinque), il volume mantiene la sua rigorosa forma e struttura industriale, e si astrae dal contesto con la sua leggerezza dovuta ad un unico colore che si sfuma nelle relazioni con il prato, con l’asfalto, con gli edifici produttivi, con il cielo, con le persone (foto Massimo Crivellari).
di Danilo Premoli – Office Observer