Durante il terzo trimestre 2021 si sono registrate 4.523 vendite in New York, più del triplo rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, ed anche il 76% in più rispetto al 2019. In poche parole, record di sempre per volume di transazioni.
Il prezzo mediano di vendita è stato pari a 1.115.000 dollari, in rialzo su base annua del +1,4%, e del +8,8% rispetto a due anni fa. Il prezzo medio di vendita invece è stato di $1.874.942, in ribasso del -14%, decrescita spiegabile dal fatto che nel mix delle transazioni sono stati di più gli appartamenti di piccole dimensioni.
Riguardo ai tempi di vendita, 152 è la media di giorni necessari per vendere, in rialzo del +6,3% rispetto allo scorso anno. Ma, importante questo passaggio, le proprietà messe sul mercato con il giusto prezzo, e che quindi non hanno necessitato di particolari trattative, si sono vendute in media in 78 giorni, ed hanno compreso il 30,3% delle vendite. Cosa vuol dire questo? Che solo una proprietà su tre è stata messa sul mercato con la giusta valutazione fin dall’inizio.
Gli immobili che invece hanno necessitato variazioni di prezzo si sono venduti in media in 181 giorni, ovvero 103 in più delle proprietà prezzate correttamente. Questo per ricordare quanto sia importante affidarsi ad un agente che comprenda le dinamiche e che posizioni bene il vostro immobile sul mercato.
Se invece state pensando di comprare, ci sono altri parametri molto importanti a cui guardare:
• Lo sconto sul prezzo si è fissato al 5.6%, in ribasso rispetto al 8,9% dello stesso periodo dello scorso anno.
• La quota di acquisti cash ha raggiunto il 48,6%, la più alta in due anni e mezzo.
• Il numero di appartamenti venduti al di sopra del prezzo richiesto, in uno scenario di “bidding war” è salito al 8,3%, il più alto in tre anni.
Cosa mostrano questi dati? Che la competizione si sta inasprendo, i compratori sempre più spesso si ritrovano a lottare per le proprietà ben prezzate e che, nonostante gli interessi sui mutui molto bassi, si ritrovano “costretti” a fare proposte cash, anche solo per competere.
Quindi, sebbene non ancora a “tutta forza”, a esempio il numero delle bidding war è ancora lontano rispetto al record del 2015 quando si registro il 31%, il mercato sta tornando, e tornando alla grande.
Come risultato, l’offerta è calata del -17,4% rispetto all’anno scorso quando registrò il record massimo, così come il numero di mesi necessario ad assorbire l’intera offerta, sceso a 5,1, il ritmo più veloce degli ultimi sei anni. Ma cari aspiranti acquirenti, non disperate, ci sono ancora molte opportunità da cogliere.
Sconti inaspettati alla Central Park Tower, la torre residenziale più alta del mondo
La Extell Development di Gary Barnett ha venduto una sponsor unit del Central Park Tower al 217 West 57th Street quasi al 50% al di sotto del suo prezzo di richiesta.
L’unità, di 7.984 piedi quadrati (circa 740 mq) e quattro camere, era offerta sul mercato a 95 milioni di dollari ed è stata venduta per 49,7 milioni. Mistero dietro all’acquirente, che ha protetto la sua identità dietro una LLC.
La residenza con una terrazza di 2.000 piedi quadrati (circa 185 mq) e una piscina all’aperto è stata la più costosa dell’edificio, finché non è stata superata da un duplex di 11.535 piedi quadrati (circa 1.070 mq) nato dall’unione di due appartamenti e messo sul mercato questo agosto, con la richiesta di 150 milioni di dollari.
La torre, che si erge 1.550 piedi (circa 470 metri) sopra Midtown, ha aperto le vendite nel 2018 ed i rogiti sono partiti a febbraio di quest’anno. La cifra totale prevista dalle vendite di tutte le unità è di 4 miliardi di dollari, rendendolo il progetto condo più costoso della città.
4 miliardi, un obiettivo non semplice da raggiungere, soprattutto tagliando del 50% le richieste. Difatti questo taglio di prezzo potrebbe già far sorgere qualche dubbio sulla torre residenziale più alta del mondo.
Ritorno a New York, e gli affitti volano
Immagina di voler tornare nel tuo appartamento di New York dopo esser stato via per un anno, controlli i siti di annunci, e il tuo vecchio appartamento è ancora disponibile! Ottimo, no?
Questo è quello che sta accadendo a molte persone, come Ranee Soundara, che ha lasciato il proprio appartamento durante la pandemia e sperava di tornarci questo ottobre, c’è solo un problema però: “l’affitto ora è il 25% più alto rispetto a quello che pagavo prima di lasciarlo l’anno scorso, è inconcepibile!”
Per palazzi e quartieri con una domanda elevata, i canoni di locazione sono in netto rialzo e le concessioni (sconti sul canone, costi di agenzia non dovuti ecc…) sono evaporate.
Forse ancor più frustrante rispetto all’innalzamento dei canoni è il dover competere con tanti altri in cerca di casa, ed esser costretti a mollare il colpo a causa dei continui rilanci da parte dei competitors, in uno scenario di bidding war. Questo giusto per far capire quanto competitivo possa essere il mercato in questo momento.
Un dei principali fattori a causa del problema è l’assottigliamento dell’offerta, secondo un nuovo studio di StreetEasy il numero di appartamenti in affitto sul mercato è al suo minimo dall’inizio della pandemia.
Ciò che gli aspiranti locatori devono tenere a mente è che con il ribasso dell’inventario (offerta) l’aumento dei prezzi è inevitabile, tanto che presto probabilmente i canoni supereranno i livelli pre-pandemia.
Governors Island riaprirà tutto l’anno!
Governor Island è una dolce fuga dal caos della città, raggiungibile con un breve tragitto in traghetto, e tra poco sarà raggiungibile tutto l’anno!
L’isola, di 70 ettari e situata nella baia di New York ha aperto al pubblico nel 2006 dopo decenni di utilizzo militare, e a partire dal 1 novembre sarà aperta tutto l’anno dalle 7 del mattino fino alle 6:15 del pomeriggio.
La fermata sarà presente sulla South Brooklyn Route del NYC Ferry durante i giorni feriali e nei fine settimana non estivi, in aggiunta alla navetta estiva lungo il tragitto Pier 11/Wall Street.
Vai al sito di Riccardo Ravasini Ravarealty.