Le nuove formule dell’abitare, in cui viene offerta una “componente sempre più importante di servizi in ambito di locazione, pongono una serie di quesiti dal unto di vista legale”, dice l’avvocato Davide Braghini dello studio Origoni, Grippo, Capelli e partners in conclusione al convegno organizzato da Cdv Conference Management in tema di smart e micro living.
In particolare serve chiarire se si continui a operare nel contesto di locazione di un immobile abitativo, “che ha un quadro normativo molto chiaro, ma anche molto rigido, oppure se si entri in un ambito di offerta di servizi di natura ricettiva-alberghiera, che ha un contesto normativo molto diverso”.
In realtà sembra che ci si ponga in mezzo alle due categorie. “Quindi l’auspicio è che ci possa essere un intervento normativo che porti a una certa liberalizzazione del settore delle locazioni, oppure che introduca una classificazione nuova dell’offerta abitativa arricchita da servizi, che offra agli operatori un contesto normativo, sia legale sia fiscale, specifico e chiaro”.