Marco Marcatili, economista e manager, già direttore sviluppo di Nomisma, entra a far parte di Lombardini22, studio di architettura e ingegneria italiano, con 46 milioni di fatturato e oltre 500 professionisti all’attivo.
Il suo ingresso segna un passaggio importante nella strategia del gruppo, che intende rafforzare la propria vocazione a essere un attore responsabile nel processo di trasformazione del Paese. Non solo progettista di spazi, ma interprete e promotore di visioni di sviluppo capaci di generare valore condiviso: dalle città alle comunità, dalle imprese ai territori.
In questo quadro si colloca il nuovo progetto con sede a Bologna, che sarà guidato da Marcatili: sviluppare approcci innovativi di collaborazione tra pubblico, privato e società civile per affrontare i grandi temi dello sviluppo territoriale. La costruzione di reti di partnership – istituzionali, sociali ed economiche – sarà la leva per trasformare le sfide urbane e imprenditoriali in opportunità concrete di crescita e rigenerazione.
“Con Marcatili abbiamo avuto diversi punti di contatto e di lavoro negli anni e ne abbiamo sempre apprezzato visione e concretezza. È quindi motivo di grande orgoglio e soddisfazione sapere che da oggi la sua competenza e la sua energia contribuiranno allo sviluppo del Gruppo Lombardini22. L’integrazione di nuove competenze e visioni ci permetterà di crescere ancora nella qualità e di offrire risposte alle sfide attuali del Paese, dando forma ad una nuova mediazione tra pubblico e privato, con un approccio da “game changer” – commenta Franco Guidi, partner e amministratore delegato di Lombardini22.
“È un onore entrare nel più importante Gruppo di progettazione del Paese, entusiasta della scelta di Lombardini22 di investire risorse a Bologna e di offrire capacità progettuali per questa iniziativa con proiezione nazionale e internazionale. Svilupperemo un nuovo modo di pensare l’integrazione di pratiche tra pubblico e privato. In particolare, guarderemo con forte attenzione sia l’Italia metropolitana che quella micropolitana, con un maggiore bisogno di convogliare le proprie spinte interne con un intervento esterno fatto di opportunità e network. Il nostro sguardo parte dall’immobiliare, che conosciamo bene, per allargarsi all’intera complessità urbana: dalle scelte urbanistiche ai servizi di welfare, dall’abitare allo spazio pubblico, dalla mobilità al verde urbano, dal commercio di prossimità fino alle implementazioni di AI e Big Data, con una visione leggibile, comunicabile e quindi condivisa di città e comunità. La costruzione del nuovo progetto prevedrà il coinvolgimento dei soggetti istituzionali, sociali ed economici più riconosciuti a Bologna, città simbolo del sociale molto corposo, e nel Paese” – dichiara Marcatili.