“Chi smette di pagare l’affitto in Italia può restare per anni in una casa senza versare un euro, nei casi più gravi anche dieci anni. È una situazione che non ha eguali in Europa e che genera un danno enorme non solo ai proprietari, ma a tutto il Paese. È necessario pensare ad un piano di intervento per contrastare questa emergenza”.
A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property managers Italia e ceo di Apartments Florence, che propone un piano in quattro punti per riportare equilibrio nel mercato delle locazioni e far fronte alla crisi abitativa.
“Risoluzione automatica del contratto dopo due mensilità non pagate, intervento immediato dei servizi sociali, tempi certi massimi di 120 giorni e istituzione di un fondo nazionale salva-sfratto – dice Fagnoni –. Senza una tutela forte della proprietà, molte abitazioni non torneranno mai sul mercato. Con una riforma chiara e rapida, invece, potremmo liberare migliaia di case, aumentando l’offerta e abbassando i canoni. Quello che propongo è un investimento per risparmiare”.
“La riforma serve anche a colmare il divario che c’è tra il nostro paese e il resto d’Europa – conclude Fagnoni –. In Svezia il contratto si risolve dopo un mese, in Germania dopo due, nel Regno Unito bastano 14 giorni dalla notifica. L’Italia è l’anomalia: l’unico Paese dove uno sfratto per morosità diventa un calvario pluriennale”.