Per gli agenti immobiliari più numeri ma meno case da raccontare

Data:

In Italia, nel 2024, il totale delle agenzie immobiliari era di 54.361, con un +2,33% rispetto al 2023.
Di queste, 48.049 sono indipendenti (+2,26%) e 6.312 in franchising, per una percentuale sul totale delle agenzie pari all’11,61%.

I dati, a cura di Gerardo Paterna nel suo report Reti di Aggregazione Immobiliari 2024, mostrano che l’incidenza del franchising per regione è più alta in Campania e Basilicata (20%), mentre è più bassa in Trentino, Friuli e Toscana.

La percentuale di punti vendita per brand mostra la grande espansione di Tecnocasa/Tecnorete con il 41,25%, seguita da Tempocasa (10,92%), Gabetti (9,06%), Remax (5,81%), altri brand (5,24%) e a seguire altri intermediatori immobiliari.

Esistono quindi format aziendali alternativi al franchising immobiliare tradizionale: quasi 3.000 intermediari professionali che hanno modelli di collaborazione trasversali, a prescindere dai grandi marchi di appartenenza.

In sintesi, gli agenti immobiliari stanno crescendo in numero, così come sta crescendo la diffusione dei modelli di franchising nel paese.

Sfide attuali per agenti del futuro

La figura dell’agente oggi si trova ad affrontare sfide che, come ha raccontato nel quadro il segretario nazionale Fiaip Fabrizio Segerba, si possono concentrare su tre fronti:

  • la transizione energetica, con l’introduzione futura della direttiva Case Green;
  • il ruolo della tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale applicata alla professione dell’agente;
  • nuovi modelli abitativi, come il co-living, che stanno cambiando le carte in tavola e aprendo le porte a nuove forme dell’abitare.

Il ruolo dell’agente chiede quindi di essere più fluido e aperto a queste trasformazioni.

La domanda diventa: come vedono il futuro gli agenti immobiliari in Italia? Per rispondere, si può guardare al sondaggio congiunturale sulle abitazioni di Banca d’Italia relativo al secondo trimestre del 2025. In questo periodo il saldo tra giudizi di aumento e diminuzione dei prezzi è rimasto positivo, a significare che gli sconti rispetto alla richiesta iniziale dei venditori sono rimasti contenuti.

Oltre l’86% delle agenzie ha dichiarato di avere concluso almeno una transazione nel trimestre di riferimento. Tuttavia, la quota e il saldo tra le agenzie che dichiarano un aumento delle transazioni intermediate rispetto a un anno prima, e quelle che invece riscontrano una riduzione, è diminuito di sei punti.

Il cruccio resta sull’offerta di immobili

Il saldo negativo tra giudizi di aumento e diminuzione dei potenziali acquirenti si è ulteriormente accentuato nel secondo trimestre dell’anno (-19 punti). L’offerta, infatti, si sta riducendo. Circa il 40% degli agenti ha riscontrato un calo degli incarichi in essere e dei nuovi incarichi a vendere; il divario rispetto a quanti segnalano un aumento si è ampliato di circa 30 punti.

Si accentuano quindi le difficoltà di accesso ai mutui, in linea con le rilevazioni precedenti di Banca d’Italia. Le cause principali di cessazione dell’incarico di vendita restano legate all’offerta del venditore: il prezzo richiesto è spesso giudicato troppo elevato dai potenziali compratori, aggravato dalle difficoltà ad ottenere i mutui.

Per quanto riguarda lo scenario delle locazioni, nel secondo trimestre quasi la metà degli operatori ha riscontrato un aumento dei canoni, contro solo il 7% che ha segnalato una diminuzione. Lo sconto medio sugli affitti resta contenuto ma è leggermente risalito.

Gli agenti stessi confermano la rilevanza degli affitti brevi: per il 55% delle agenzie il fenomeno è significativo, soprattutto nelle aree urbane del Nord-Est e del Centro. Fra quanti valutano questo fenomeno come importante, l’effetto principale è una riduzione degli immobili offerti in vendita, riscontrata dal 41% degli agenti, in quanto i proprietari preferiscono destinare gli immobili a locazioni inferiori ai 30 giorni. Una questione molto dibattuta, di cui si è parlato anche con Marco Celani presidente di Aigab in occasione della Fashion Week.

Infine, le prospettive sul mercato immobiliare restano comunque favorevoli. Le attese sull’andamento del mercato per il trimestre in corso sono meno ottimistiche rispetto a tre mesi fa, ma migliori se confrontate con lo stesso periodo dell’anno scorso, sia rispetto al mercato di riferimento geografico che a quello nazionale.

I nuovi incarichi a vendere si collocano sullo stesso livello del secondo trimestre del 2024. Le aspettative di diminuzione dei prezzi superano di alcuni punti percentuali quelle di aumento.

Il contesto, quindi, è quello di professionisti che vedono prospettive comunque favorevoli sul mercato immobiliare, ma che devono fare i conti con una scarsità di offerta, con prezzi che aumentano sia nelle vendite che nelle locazioni e con l’eterno problema delle valutazioni immobiliari: spesso troppo alte, con il rischio che gli immobili restino a lungo chiusi in un cassetto.

Ai, nuove forme predittive e big data sapranno supportare l’agente in questo contesto? La speranza è che la tecnologia sostenga, ma il vero banco di prova resta la scarsità diffusa dell’offerta e il fragile equilibrio tra redditi e prezzi delle case in Italia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Related articles

Andrian (eXp): “Oggi l’agente immobiliare è un nodo digitale”

Nell’immobiliare oggi la mediazione immobiliare passa attraverso le piattaforme online, che si sono evolute sia in termini di...

Benigni (Benigni Intelligent Development): “Dall’AI il vantaggio di poter dialogare con i dati immobiliari”

Dalla valutazione alla mediazione, la tecnologia oggi è indubbiamente centrale, anche se ancora in una fase di sviluppo...

Zaka vende negozio al Palazzo della Borsa di Venezia, deal da 36 mln di euro

Zaka Investments ha concluso la vendita di un prestigioso negozio retail di lusso a un investitore internazionale per...

Al via i lavori della centrale tecnologica del Tecnopolo di Bologna

Sono ufficialmente partiti i lavori per la realizzazione della Centrale tecnologica del Tecnopolo di Bologna, oggi denominato Dama...