Swiss Re Institute: incendi e violenti temporali hanno causato perdite assicurate globali per 80 mld $

Data:

Secondo le stime preliminari dello Swiss Re Institute, nel primo semestre del 2025 i danni assicurati a livello globale causati da catastrofi naturali hanno raggiunto gli 80 miliardi di dollari. Si tratta di un valore quasi doppio rispetto alla media decennale ed è più della metà dei 150 miliardi di dollari (ai prezzi del 2025) previsti per l’intero anno, in linea con il trend di crescita annuo a lungo termine del 5-7%. Considerando che l’incidenza delle catastrofi naturali è solitamente più intensa nella seconda metà dell’anno, il totale dei danni assicurati per il 2025 potrebbe quindi superare le previsioni.

Gli incendi che hanno devastato alcune zone della contea di Los Angeles nel mese di gennaio costituiscono l’evento con perdite assicurate causato da incendi boschivi maggiore di sempre, per una stima di 40 miliardi di dollari. L’eccezionale gravità delle perdite è stata determinata da una stagione dei venti di Santa Ana che si è prolungata ed è stata accompagnata da scarse precipitazioni, consentendo agli incendi di propagarsi rapidamente e distruggere oltre 16.000 edifici in una zona che presenta una delle più alte concentrazioni di immobili residenziali unifamiliari di alto valore negli Stati Uniti.

Le perdite causate dagli incendi boschivi sono aumentate drasticamente nell’ultimo decennio, spinte dall’aumento delle temperature, dalla maggiore frequenza di periodi di siccità e dai cambiamenti nell’andamento delle precipitazioni, in combinazione con l’espansione suburbana e la concentrazione di beni di alto valore.

Prima del 2015, le perdite assicurate legate agli incendi boschivi rappresentavano l’1% di tutti i sinistri causati da catastrofi naturali. Con otto dei dieci incendi boschivi più costosi mai registrati verificatisi negli ultimi dieci anni, la quota delle perdite assicurate legate agli incendi boschivi è cresciuta al 7%.

Gli incendi boschivi sono un pericolo costante nelle regioni calde e aride con vaste aree di vegetazione, come quelle del Nord America. A causa della combinazione tra rischio elevato e concentrazione di beni di alto valore, la maggior parte delle perdite dovute agli incendi avviene negli Stati Uniti e in particolare in California, dove l’espansione in regioni a rischio è stata elevata. Dal 1990, la crescita dell’esposizione in zone ad alto rischio WUI (interfaccia urbano-rurale) ha superato quella nelle zone non WUI di un coefficiente pari a 1,8 negli Stati Uniti e 1,9 in California.

I violenti temporali principale causa delle perdite

Le perdite assicurate causate da violenti temporali (gravi tempeste convettive o SCS) hanno raggiunto i 31 miliardi di dollari nella prima metà del 2025. Sebbene nel corso dell’anno si siano verificati diversi temporali disastrosi con violente grandinate e tornado negli Stati Uniti, le perdite complessive causate dalle SCS sono state inferiori sia alla stima tendenziale dello Swiss Re Institute, pari a 35 miliardi di dollari, sia ai livelli record registrati nel 2023 e nel 2024. Ciononostante, le SCS continuano a essere una delle principali cause di perdite assicurate a livello globale per catastrofi naturali, con una volatilità su base annua che sottolinea la loro persistente minaccia per immobili e le infrastrutture.

L’urbanizzazione nelle zone a rischio, l’aumento del valore dei beni e l’inflazione hanno amplificato l’impatto finanziario dei violenti temporali. Con l’aumento dell’esposizione e dei costi di ricostruzione, lo Swiss Re Institute prevede che le perdite causate da questo pericolo aumenteranno nel tempo.

Jérôme Haegeli, chief economist di Swiss Re Group, afferma: “La leva più efficace per aumentare la resilienza e la sicurezza delle comunità è raddoppiare gli sforzi in materia di mitigazione e adattamento. È qui che tutti possono contribuire a ridurre le perdite prima che si verifichino. Sebbene le misure di mitigazione e adattamento abbiano un costo, la nostra ricerca dimostra che, ad esempio, le misure di protezione dalle inondazioni come dighe, argini e paratoie sono fino a dieci volte più efficaci in termini di costi rispetto alla ricostruzione”.

Esempi di misure di adattamento includono l’applicazione dei regolamenti edilizi, il rafforzamento delle leggi urbanistiche, l’aumento della protezione dalle inondazioni e la dissuasione dall’insediamento in aree esposte a pericoli naturali.

Il terremoto di magnitudo 7,7 che ha colpito il Myanmar nel mese di marzo è stata una tragedia umana che ha causato un elevato numero di vittime. Le onde d’urto sono state avvertite fino in Thailandia, India e Cina, provocando danni assicurati stimati in 1,5 miliardi di dollari nella sola Thailandia.

Focus sulla stagione degli uragani nella seconda metà del 2025

La seconda metà dell’anno è iniziata con gli effetti del riscaldamento causato da un’importante ondata di calore che ha portato a temperature superiori ai 40 °C nell’Europa occidentale e centrale alla fine di giugno e con incendi boschivi in diversi paesi. Negli Stati Uniti, piogge torrenziali hanno causato inondazioni improvvise e catastrofiche nel Texas centrale nel mese di luglio.

Con la stagione statunitense delle SCS che ha ormai superato il picco, l’attenzione per la seconda metà dell’anno si sposta sulla stagione degli uragani nell’Atlantico settentrionale, che solitamente raggiunge il picco all’inizio di settembre. Le previsioni indicano un’attività vicina o superiore alla media, con tre-cinque uragani di grande intensità, al di sopra della media a lungo termine di tre.

Per gli assicuratori e le comunità esposte, il fattore chiave che determina l’entità delle perdite è il luogo dove l’uragano colpisce. Il ventesimo anniversario dell’uragano Katrina ci ricorda che i cicloni tropicali, in particolare gli uragani di grande intensità, rappresentano un rischio significativo per le coste orientali e del Golfo del Nord America, nonché per i Caraibi. Per le comunità costiere, la preparazione e la resilienza preventiva sono essenziali per ridurre al minimo l’impatto.

Balz Grollimund, head catastrophe perils di Swiss Re, afferma: “I riassicuratori non fungono solo da ammortizzatori per i rischi di picco. Svolgono anche un ruolo fondamentale nell’aiutare il mondo a prepararsi e a rispondere al crescente rischio di catastrofi naturali attraverso la comprensione, la quantificazione e il trasferimento del rischio. I loro modelli e strumenti aprono la strada a partnership nel settore pubblico e privato che forniscono risposte innovative e pratiche e aiutano le comunità a rimettersi in piedi più rapidamente”.

Con il 60% delle perdite assicurate annuali dovute a catastrofi naturali che storicamente si verificano nella seconda metà dell’anno, il periodo che ci attende rimane pieno di incertezze. Le perdite variano notevolmente di anno in anno, con fluttuazioni casuali dovute principalmente alla variabilità meteorologica naturale. Se dovesse persistere l’attuale trend delle perdite, nel 2025 le perdite assicurate a livello globale causate da catastrofi naturali potrebbero superare le previsioni dello Swiss Re Institute, pari a 150 miliardi di dollari. Tuttavia, questo risultato rimane subordinato all’evoluzione dei principali pericoli nei prossimi mesi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Related articles

Ammontano a oltre 12mila euro i costi accessori per un mutuo medio

Ammonta a oltre 12.500 euro la somma dei costi accessori applicati ai mutuatari medi italiani che accendono un...

Turismo culturale solida base per il settore in Italia

Il settore del turismo culturale in Italia ha consolidato la sua posizione dominante nel 2024, emergendo come una...

JLL advisor di Supernova Group per acquisto da Tristan Capital Partners del centro commerciale Casetta Mattei a Roma

Il team di Retail Capital Markets di JLL - società leader nei servizi professionali e nella gestione degli...

Officine Mak vende l’area della ex sede La Cecosa di Casei Gerola

Officine Mak annuncia la vendita dell’area a destinazione logistica situata a Casei Gerola (PV) ed ex sede de...