Riceviamo dall’ufficio stampa di Aspesi – Unione immobiliare e volentieri pubblichiamo
Aspesi Unione Immobiliare conferma il suo appoggio al Comitato delle Famiglie Sospese.
Sin dal giorno stesso della prima manifestazione del Comitato, il 15 marzo 2025, ASPESI ha manifestato pubblicamente il proprio appoggio convinto all’iniziativa delle famiglie: “Abbiamo lo stesso problema – afferma Federico Filippo Oriana, presidente di Aspesi – nato dalla stessa causa e con la stessa soluzione: una legge nazionale di sistemazione della vicenda, se si vuole salvare contemporaneamente le famiglie -che non hanno più i soldi e nemmeno la casa- e il futuro dell’attività immobiliare-edilizia e quindi della rigenerazione urbana a Milano”.
Il numero degli appartamenti – e quindi dei nuclei familiari – tecnicamente bloccati o inquisiti per presunto abusivismo è pari in questo momento a circa 4.500 mentre gli appartamenti costruiti a Milano dal 2011 con le modalità agevolate previste dal Testo Unico dell’Edilizia del 2001 e sue successive modificazioni, dalla legge urbanistica regionale 12/05 e dai due PGT di Milano (Pisapia e Sala) si possono stimare in circa 50.000, perché il 90% degli appartamenti nuovi immessi sul mercato a Milano in vendita o locazione negli ultimi 11 anni è stato realizzato con le nuove procedure applicate per la prima volta dal PGT di Pisapia. Se si considera che il numero medio di abitanti per appartamento a Milano è di 2,7, si arriva ad un potenziale di 135.000 persone coinvolte o a rischio, pari al 10% della popolazione di Milano.
“L’Aspesi ha aderito all’invito rivolto la scorsa settimana dal Comitato Famiglie ad Associazioni e Ordini professionali di chiedere insieme un tavolo tra le Istituzioni e le forze sociali cittadine sul problema perché il mondo economico milanese, sia istituzionale che privato – conclude Oriana – non può da solo sbloccare i cantieri e far ripartire la rigenerazione urbana necessaria allo sviluppo della città, ma può e deve fare valere il proprio grande peso e prestigio per ottenere rapidamente da Governo e Parlamento la soluzione all’enorme problema del blocco della realizzazione di nuovi alloggi determinatosi da ormai oltre un anno e mezzo”.