Solo un progetto su 10 tra gli oltre 2 mila finanziati dai fondi europei di sviluppo regionale legati all’acqua è stato completato: del ciclo 2021-’27 solo 5 su 542 (1%).
I dati sono frutto dell’elaborazione del centro studi enti locali di Accadueo, la fiera internazionale dedicata al servizio idrico dal 7 al 9 ottobre a BolognaFiere.
Secondo l’analisi, quindi, oltre 8 progetti su 10 (83%) risultano essere ancora in corso e 58 (pari al 3% del totale) non risultano essere stati avviati. Nel corso del precedente ciclo di programmazione 2007-2013, i progetti di questo ambito che sono stati portati a termine erano stati esattamente la metà di quelli inizialmente previsti (1.145 su 2.273). In quello ancora antecedente (ciclo 2000-2006), la percentuale di completamento degli interventi era stata nettamente superiore: 1.402 su 1.726, pari all’81% del totale.
“L’ammodernamento delle reti idriche italiane e lo sviluppo di modelli di gestione – afferma Paolo Angelini, ad di BolognaFiere Water&Energy – sono oggi obiettivi prioritari e la fiera Accadueo sarà un’occasione importante per creare un confronto concreto tra istituzioni e imprese. È solo attraverso il dialogo e una visione condivisa che possiamo superare la cronica incapacità di sfruttare appieno i fondi di coesione e orientare gli investimenti verso interventi strutturali, sostenibili e tempestivi”.
“Dobbiamo agire con urgenza su distribuzione, trattamento e uso efficiente delle risorse idriche – ha aggiunto Nicola Tonveronachi, ad di Centro studi enti locali – soprattutto in un contesto segnato dai cambiamenti climatici e da nuove esigenze produttive e civili che convivono con storiche e croniche carenze delle reti idriche italiane”.
La tipologia di progetti più ricorrenti sono gli interventi di ammodernamento, estensione o manutenzione delle reti di distribuzione dell’acqua in ambito urbano, quelli relativi alle opere di collettamento e smaltimento acque reflue domestiche e industriali, la realizzazione o il potenziamento di impianti per il trattamento delle acque reflue, le infrastrutture per il prelievo e il trasporto dell’acqua per usi civili e industriali e i progetti a supporto dell’agricoltura e dell’efficienza nell’uso irriguo dell’acqua.
Dai dati del nuovo ciclo di programmazione, 2021-2027, risulta come complessivamente sia calato il numero dei progetti finanziati dal Fesr relativi al settore idrico integrato (542 contro i 2.023 del ciclo precedente). Un dato quest’ultimo che è però sicuramente influenzato dal fatto che il Pnrr è intervenuto nel medesimo ambito stanziando risorse importanti per le infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento (2 mld euro) e per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti (1,92 mld di euro). A oggi i progetti del ciclo di programmazione attuale che sono stati conclusi sono soltanto 5 (pari all’1% del totale), 366 sono in corso (68%) mentre quasi uno su 3 (168 su 542) non è ancora stato avviato.