Il 2025 sarà l’anno dei mutui e quello più favorevole per acquistare un’abitazione. Questa la previsione WeUnit, che sottolinea come nell’ultimo mese, l’attenzione degli italiani sul tema dei mutui casa si sia concentrata principalmente su due aspetti: l’andamento dei tassi di interesse e l’espansione dei mutui green. Dai dati pubblicati da Abi, l’Associazione bancaria italiana, ad aprile il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni era al 3,29% segnando un aumento di 15 centesimi rispetto al mese precedente. L’incremento è comunque minore rispetto a quello che ci si sarebbe potuto aspettare e sta portando i mutuatari a prediligere il mutuo a tasso variabile che al momento risulta lievemente più conveniente del fisso.
Da giugno 2024 la Bce ha effettuato sei tagli consecutivi dei tassi, portando il tasso sui depositi al 2,25%. Questa decisione ha portato a una diminuzione delle rate dei mutui a tasso variabile.
Se la Banca Centrale continuerà su questa strada, secondo le previsioni basate sui Futures sull’Euribor, l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile potrebbe scendere sotto il 2% entro la fine del 2025. Ciò potrebbe portare ulteriori riduzioni delle rate mensili per i mutuatari. Di conseguenza, chi ha sottoscritto un mutuo con questo tasso potrebbe vedere una riduzione della rata mensile. Ad esempio, per un mutuo di 150.000 euro a 20 anni, si stima un taglio di circa 20 euro al mese, con un risparmio complessivo sugli interessi di oltre 4.700 euro. Una situazione interessante anche per chi volesse accendere un nuovo mutuo nel 2025 optando proprio per quelli a tasso variabile.
Secondo i dati aggiornati a maggio 2025, il calo dei tassi si è tradotto in una contrazione tangibile delle condizioni applicate ai mutui. Il tasso fisso medio (TAN) si attesta al 2,94%, mentre quello variabile scende fino al 2,82%, sancendo il sorpasso in termini di convenienza.
“In WeUnit.it nel primo trimestre del 2025, l’importo medio richiesto dalle famiglie italiane si è attestato a 126.798€” commenta il direttore commerciale Andrea Cobianchi facendo un’analisi interna all’azienda “con un incremento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Inoltre il 41,3% delle richieste riguarda mutui con durata tra i 25 e i 30 anni, una scelta che permette di diluire nel tempo il debito con rate più leggere e la maggior parte delle richieste proviene dalla fascia 25-44 anni, rappresentando il 63% del totale” conclude Cobianchi.
Aumentano le surroghe
Con la diminuzione dei tassi di interesse, si è registrato anche un aumento delle richieste di surroga che a gennaio 2025 sono salite al 37,3% del totale delle richieste. Questo indica una crescente attenzione da parte degli italiani nel cercare soluzioni più vantaggiose per il proprio mutuo in essere.
La combinazione di tassi di interesse in calo, gli incentivi per i mutui green e la possibilità di surrogare il mutuo esistente, rende il 2025 un anno particolarmente favorevole per chi desidera acquistare casa o rinegoziare le condizioni del proprio finanziamento.
Tuttavia, resta fondamentale monitorare l’andamento dell’inflazione: un suo rialzo improvviso potrebbe modificare significativamente lo scenario attuale. La Banca Centrale Europea ha messo in calendario una serie di appuntamenti decisivi. Le prossime riunioni programmate (5 giugno, 24 luglio, 11 settembre, 30 ottobre e 18 dicembre) saranno le occasioni in cui potrebbero essere ufficializzati nuovi tagli ai tassi di riferimento.