Lombardini22 si è occupato della stesura delle “Linee guida per la scuola del futuro” per città metropolitana di Milano, delineando un modello innovativo per edifici scolastici inclusivi, tecnologici e sostenibili. Ogni elemento, dall’illuminazione agli spazi aperti e flessibili fino al verde, è stato studiato per creare ambienti che favoriscano comfort, interazione sociale e crescita personale.
Il primo passo concreto di questo percorso è stata l’aggiudicazione del bando da parte di Lombardini22 per la riqualificazione del Liceo Scientifico Statale “Vittorio Veneto” e dell’ITIS “Ettore Conti” di Milano.
Verso una scuola più aperta, flessibile e creativa
“Solo investendo nelle infrastrutture e nelle dotazioni è possibile migliorare l’efficienza energetica e destinare più risorse a progetti educativi più strutturati, sia dal punto di vista degli spazi che dell’offerta formativa”, ha dichiarato l’architetto Marco Zanibelli, direttore di L22 Edu, la business unit del Gruppo Lombardini22 specializzata nella progettazione di edifici scolastici, universitari e student housing. “La progettazione architettonica può diventare un motore di cambiamento positivo, generando un impatto diretto su studenti, famiglie e comunità. Investire in scuole ben progettate” – ha aggiunto Zanibelli – “significa investire nel futuro: costruire luoghi capaci di accogliere, ispirare e formare cittadini consapevoli e responsabili, pronti ad affrontare le sfide di un mondo in continua trasformazione”.
“Per Città metropolitana, la manutenzione costante degli edifici scolastici è una priorità assoluta. Studiare in ambienti accoglienti e funzionali ha un impatto positivo sulla didattica, sul benessere individuale e sulla qualità delle relazioni sociali. Gli interventi che i nostri uffici realizzeranno in collaborazione con Lombardini22 rispondono pienamente a questa visione”, sottolinea Roberto Maviglia, consigliere all’edilizia scolastica città metropolitana di Milano.
Nelle “Linee guida della scuola del futuro”, Lombardini22 – attraverso l’applicazione delle neuroscienze all’architettura, ha progettato spazi educativi che rispondono realmente alle necessità psicofisiche di chi le vive. Ad esempio lavorando sul senso di autostima grazie alla flessibilità degli spazi, sull’appartenenza grazie alla personalizzazione, sulla conoscenza grazie alla riconoscibilità e sull’equilibrio grazie alla varietà; analizzando l’impatto degli ambienti sul comportamento e l’apprendimento.
La flessibilità degli ambienti offre un’ampia gamma di strumenti e configurazioni, permettendo ai giovani di creare ed esplorare in modo unico, rispondendo a esigenze e attività differenti. Quindi progettare ambienti di lavoro personalizzati rafforza il senso di comunità e collaborazione, mentre coinvolgere gli studenti nella creazione degli spazi accresce la consapevolezza e la responsabilità delle proprie azioni.
Utilizzare elementi visivi per distinguere le diverse aree di una scuola, integrare forme curvilinee ed elementi paesaggistici non solo rende l’ambiente più accattivante, ma contribuisce a creare un’identità forte e riconoscibile.
“Oggi i modelli educativi tradizionali stanno vivendo un periodo di profonda riflessione, guidati dall’innovazione tecnologica, dall’attenzione crescente verso le competenze trasversali e dall’importanza dell’inclusione e del benessere degli studenti” – conclude Zanibelli – “in questo scenario di trasformazione Lombardini22 si impegna a contribuire al dibattito dal punto di vista dello spazio fisico, concepito come un abilitatore capace di accogliere e supportare nuovi modelli educativi più dinamici, flessibili e centrati sullo studente”.