L’Italia si colloca al secondo posto in Europa come meta preferita dagli investitori, in alberghiero superando il Regno Unito e Roma è al terzo posto tra le città più attrattive, guadagnando una posizione rispetto allo scorso anno.
L’evidenza emerge dall’European hotel investor intentions survey 2025 di Cbre, secondo cui la fiducia nel mercato alberghiero europeo continua a crescere: il 90% degli investitori prevede infatti di mantenere o aumentare il capitale allocato nel settore. Nonostante le preoccupazioni geopolitiche indicate come principale sfida di quest’anno, il comparto alberghiero si distingue per rendimenti competitivi e prospettive ottimistiche, incentivando ulteriormente gli investimenti verso il settore hotel.
Ottimi i risultati per l’Italia, sia a livello nazionale che a livello cittadino. L’Italia si conferma infatti tra le destinazioni più ambite per gli investimenti nel settore alberghiero, superando il Regno Unito e posizionandosi al secondo posto dopo la Spagna. L’interesse crescente verso il mercato italiano è supportato dalla diversità dell’offerta ricettiva e dall’emergere di nuove catene di hotel internazionali. Terzo posto ex aequo condiviso da Portogallo e Regno Unito, con Francia e Grecia che mantengono rispettivamente la quarta e la quinta posizione.
A livello cittadino, Roma ha scalato la classifica, arrivando al terzo posto tra le città più attrattive per gli investimenti alberghieri, preceduta da Londra (prima) e Madrid (seconda), avanzando rispetto alla quarta posizione occupata lo scorso anno. Lisbona e Barcellona completano la top five.
“Il persistente squilibrio tra domanda e offerta in tutta Europa continua a essere un fattore chiave per il settore”, ha dichiarato Kenneth Hatton, head of european hotels di Cbre. “Stiamo assistendo a offerte competitive da parte di potenziali acquirenti che cercano di assicurarsi i migliori asset, come dimostrato dai volumi di investimento alberghiero dello scorso anno, cresciuti del 34% rispetto al 2023, il maggiore incremento annuale per qualsiasi settore in Europa”.
Focus sui prodotti urbani
Gli investitori continuano a puntare su prodotti urbani. Il 65% degli intervistati considera i centri cittadini (Cbd) e le città gateway le location più attrattive, confermando il loro status di centro nevralgico di domanda a lungo termine, supportati da viaggi d’affari e di piacere. Le città secondarie hanno guadagnato terreno e, secondo l’indagine di Cbre, il 12% dei partecipanti ha dichiarato che rappresentano le opportunità di investimento più interessanti, guidate dalla crescente fiducia nei mercati turistici emergenti grazie a infrastrutture migliorate e modelli di viaggio in evoluzione.
Alla domanda su quale strategia fosse preferita per l’impiego del capitale, due terzi degli investitori hanno dichiarato di preferire strategie value-add: un notevole aumento rispetto al 51% dell’indagine dello scorso anno, quando si rilevava una maggiore propensione alla ricerca di strategie distressed. Gli investitori rimangono convinti che l’industria europea possa beneficiare di riposizionamento e miglioramenti operativi per guidare i rendimenti totali.
Hatton ha aggiunto: “Gli investitori vedono ancora opportunità nella grande professionalizzazione del settore alberghiero europeo, dove investimenti in capex, miglioramenti della gestione operativa delle strutture e strategie di espansione offrono prospettive di ritorni molto attrattivi, soprattutto in un contesto positivo per le dinamiche previste di domanda e offerta”.
Silvia Gandellini, head of capital markets Italy di Cbre, ha aggiunto: “Gli investimenti nel settore alberghiero in Europa continuano a mostrare forza, con un crescente interesse per asset di qualità e destinazioni chiave, soprattutto nei segmenti upper-upscale e luxury dove sono state registrate le migliori performance. In Italia, specialmente, stiamo assistendo a un rinnovato appetito da parte degli investitori, che puntano a strutture di alto livello e località con forte attrattiva turistica. L’indagine conferma che le città di Roma e Milano sono tra le principali mete europee su cui si concentra questo interesse”.