Una cantina che nasce dalla collina che la ospita, si apre sulle vigne circostanti e si integra con l’estetica del paesaggio toscano: un nuovo edificio che accoglie l’intero ciclo produttivo del vino, dalla raccolta uve alla bottiglia di Chianti Classico. Il progetto ha ricevuto l’ambito riconoscimento American Architecture Prize.
Studiando la singolare topografia del luogo, IB Studio degli architetti Invernizzi e Bonzanigo, ha disegnato la facciata principale che caratterizza l’intero intervento progettuale: un possente ma al contempo flessuoso muro ad archi in pietra che segue gli attuali livelli del terreno con un percorso panoramico. Il muro è diviso in cinque “movimenti” per poter abbracciare le naturali pendenze collinari.
Diversi percorsi aiutano a percepire la bellezza naturale del sito da prospettive differenti, completando il tour in un giardino segreto, che ospita il padiglione vetrato dedicato alla degustazione e vendita del prodotto finito, risultato di due semplici gesti: il muro ad archi e l’area di produzione interrata, che risulta su un unico piano in conseguenza alle specifiche funzioni e alla topografia del paesaggio stesso. Inoltre, il giardino ospita una selezione di rose e piante rampicanti.
La cantina si articola in una piazzola raccolta uve, aree dedicate a fermentazione, pressione e filtraggio, rimessa, magazzino, imbottigliamento, degustazione, vendita; alcuni percorsi addizionali esterni connettono le entrate dell’edificio utilizzando esistenti vie rurali.
I principali materiali sono cemento bianco, pietra locale, ottone brunito e uno studiato assortimento di piante autoctone nei colori del viola rosso e giallo. La struttura in calcestruzzo, di Bianchi Mantegazza Partnership Londra, e un sistema impiantistico ad altissima tecnologia, di M&E Firenze, completano la forza dell’edificio.
di Danilo Premoli – Office Observer