Cresce l’andamento del mercato immobiliare istituzionale italiano: il Q1 2025 si è chiuso con circa 2,58 miliardi di euro di investimenti, livello superiore del 29% circa rispetto al dato del 2024. La percentuale di capitale internazionale si attesta al 54% e rappresenta ancora la quota maggioritaria, anche se risulta inferiore alla media del 64% degli ultimi 10 anni.
A pari merito al primo posto, guidano i volumi i settori logistics & industriale e office, seguiti dai settori hospitality, retail e living. Il settore logistics & industriale ha registrato una forte crescita nel Q1 25 rispetto allo stesso periodo del 2024 (+61%), grazie a due deal relativi ad interi portafogli immobiliari.
I nuemri sono frutto dell’analisi di Bnp Paribas real estate, che registra volumi sostanzialmente stabili per il settore office (-2%) dove dei primi cinque deal più grandi quattro rientrano nel mercato milanese. Il settore hospitality ha confermato la sua solidità con una crescita su base annua del 180%, grazie ad alcune grandi operazioni in molte key location italiane, nei principali centri sia turistici che di business.
Volumi di investimento in aumento (619%) confermano la forza del settore retail, compreso il settore out of town, che ha visto concludersi due dei più grandi deal retail del trimestre, insieme ad un asset high street a Milano.
Il Q1 2025 ha visto anche una crescita vivace a/a anche del settore living (+244%), sebbene ciò sia dovuto in parte a un low base effect a seguito della debole performance dell’anno precedente. I cambi di destinazione d’uso si confermano ancora un trend rilevante.
Con le riconversioni office terzo in classifica
Mentre i numeri Research Bnp Paribas Re prendono sempre in considerazione la destinazione originaria, se si tenessero presente le conversioni e quindi la destinazione successiva alla vendita, queste avrebbero portato l’asset class dell’office al terzo posto, dopo logistica e hospitality: 40 milioni di euro del volume office, difatti, riguardavano asset destinati alla conversione a destinazione education, 13,5 milioni a destinazione hospitality e 5 milioni di euro a residenziale.
Dando uno sguardo alle principali location italiane, il mercato di Milano continua a rappresentare più del doppio del volume totale degli investimenti rispetto a Roma (rispettivamente 29% e 12%), ma nel Q1 2025 il volume degli investimenti fuori da questi due centri principali è aumentato al 59% in contrasto con un weighting medio decennale del 50%.
Dinamica notevolmente differente per il solo settore Office dove, in questo trimestre, due terzi del volume d’investimento si sono registrati a Milano (66%) mentre solo l’8% a Roma. Seppur in qualche settore i rendimenti stiano cominciando a subire pressioni ribassiste, i prime yields continuano a rimanere sostanzialmente stabili, attestandosi al 4,25% negli uffici, al 5,50% nella logistica, al 4,00% nell’high street retail e al 7,50% nei centri commerciali.