Comprare una casa è molto più di una transazione o di un investimento: è un simbolo di crescita personale e di costruzione della propria indipendenza. In vista della Giornata Internazionale della Donna, Qualis ha realizzato un Osservatorio dedicato ai mutui erogati alle donne: un racconto di come sta evolvendo il mercato immobiliare al femminile, tra progressi e passi ancora da percorrere verso una piena parità nell’acquisto della casa di proprietà.
I dati evidenziano un’incoraggiante crescita – + 31% rispetto al 2023 – delle erogazioni alle donne di mutui con un alto loan-to-value, ovvero quelle soluzioni che coprono più dell’80% del valore dell’immobile. Un incremento superiore rispetto a quello registrato dal target maschile (+26%), a testimonianza del continuo progresso verso una maggiore indipendenza finanziaria femminile. Rimane tuttavia significativa la disparità nella distribuzione degli acquisti: le compravendite effettuate da mono richiedenti uomini superano ancora quelle finalizzate da sole donne (57% contro 43% del totale). Un dato su cui pesano fattori socioeconomici – tra cui il gender pay gap, ma non solo – e che sottolinea come ci sia ancora strada da fare per raggiungere una piena parità di genere.
Infatti, analizzando più nel dettaglio le caratteristiche di acquisto, se per il prezzo medio della casa, pari a 123 mila euro, non si riscontrano differenze significative tra uomini e donne, emergono invece alcune disuguaglianze in relazione all’età di acquisto e al reddito: le donne, in media, comprano casa a 39 anni, un anno e mezzo dopo rispetto agli uomini, e presentano una retribuzione inferiore agli uomini dell’8% (24 mila euro vs 26 mila euro). Riguardo alla professione, l’88,9% di chi compra casa, senza differenze di genere, ha un contratto a tempo indeterminato. Guardando agli acquisti femminili è significativa l’incidenza delle donne impiegate nei servizi pubblici (19,7%), che risulta superiore rispetto alla corrispondente percentuale tra gli uomini (10,2%).
Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle compravendite femminili, il maggior numero di transazioni si registra in Lombardia (23,9%), Lazio (10,5%) e Piemonte (12,8%), essendo le regioni più popolose. Tuttavia, guardando a uno spaccato delle singole regioni, le aree con la maggiore incidenza di compravendite femminili rispetto al totale degli acquisti sono: la Calabria (57,6% di acquisti da parte di sole donne), la Valle d’Aosta (55%) e l’Umbria (52%). Una tendenza che può essere interpretata secondo più fattori: tra queste, il costo degli immobili relativamente contenuto in queste regioni (99.800 euro in Calabria, 106.000 euro in Valle d’Aosta e 96.700 euro in Umbria), che rende l’acquisto di una casa più accessibile, con un conseguente minor numero di annualità di reddito necessarie.
“Nel corso dell’ultimo anno abbiamo registrato segnali positivi, ma persistono ancora disuguaglianze che ostacolano una piena parità di genere nell’acquisto della casa di proprietà.” – ha dichiarato Roberta Brunelli, managing director e ceo di Qualis Credit Risk –. Per questo è fondamentale che anche gli operatori del comparto assicurativo agevolino ancora di più le banche a mettere in campo soluzioni finanziarie accessibili, in grado di facilitare l’accesso alla casa e promuovere una vera parità di opportunità”.