Al giorno d’oggi, i diversi ambiti che costituiscono il tessuto economico contemporaneo richiedono, visto il loro dinamismo, dei criteri di standardizzazione. Tra questi, spicca sicuramente il formato DIN. Si tratta di uno standard di normazione che, come si potrà evincere dai presupposti, trova ampio impiego in diversi settori, oscillando da quello industriale a quelli dell’edilizia.
Il formato DIN presenta una serie di norme che disciplinano le dimensioni, le caratteristiche, i materiali e le soglie di tolleranza di determinate tipologie di componenti e prodotti utilizzati nell’ambito tecnico. Per quanto concerne paradigmi come quello dell’edilizia, le norme DIN rivestono un ruolo di primissimo piano, specie quando si tratta di elementi di fissaggio sottoposti a criticità importanti come le viti. Queste ultime garantiscono, oltre alla qualità e alla resistenza dei materiali, anche tutto ciò che concerne la loro intercambiabilità, venendo valutate anche a seconda delle dimensioni e adattandosi a diverse esigenze costruttive con cui standardizzare i processi di produzione e costruzione. Quando si è in cerca di componenti come le viti din 7991, occorre rivolgersi a realtà esperte del settore con un ampio catalogo a disposizione, mentre nelle prossime righe scaveremo a fondo nel significato DIN e nei campi di applicazione di questo formato.
Cosa sono i formati DIN? Tutto ciò che c’è da sapere sul significato di queste misure
Come già precedentemente accennato, quando si parla di formati DIN si fa riferimento a degli standard tecnici in grado di definire dimensioni e forme specifiche per diverse tipologie di prodotti e componenti in grado di trovare applicazione negli ambiti più disparati dell’industria. Il formato DIN rappresenta uno standard che accorre in aiuto dei professionisti impegnati in ambiti come quelli dell’ingegneria, dell’elettronica e dell’edilizia, tra gli altri, essendo essenziali per garantire la compatibilità e l’intercambiabilità dei prodotti a livello internazionale.
Questo, è possibile perché i formati DIN stabiliscono una uniformità dei criteri che i produttori e gli utenti possono seguire. Nel caso specifico delle viti, un formato DIN non si limita ad indicare le effettive dimensioni del componente, ma anche il tipo di filettatura, il materiale e, alla luce di quanto appena affermato, la resistenza a determinate tipologie di sollecitazioni. Questo livello di dettaglio consente che la scelta di viti con medesimo codice DIN ne garantisca l’intercambiabilità, indipendentemente dal fornitore.
Grazie a questi criteri uniformi di standardizzazione, gli utenti possono contare su prodotti di qualità e che raggiungano standard elevati di sicurezza, rispettando in maniera molto rigorosa tutte le specifiche necessarie per ottenere una certificazione come questa. Standardizzare la dimensione delle viti, inoltre, permette di ridurre i costi di produzione, consentendo economie di scala e facilitando la gestione delle comunicazioni e delle catene di approvvigionamento delle varie realtà professionali, a prescindere dal loro settore di riferimento.
Viti DIN: quali sono le diverse tipologie che rientrano nel formato?
Le viti DIN vengono suddivise in funzione della tipologia e della dimensione. Troviamo, quindi, viti con testa esagonale, din 933 e din 931, con filettatura completa o parziale, così come le din 912, dotate di una testa cilindrica con incavo esagonale. Queste ultime si rivelano la soluzione ideale per tutte quelle installazioni in cui la vite deve essere installata a filo o al di sotto della superficie. Troviamo anche le viti a testa svasata e con esagono incassato, ossia le cosiddette din 7991 citate anche in precedenza, utili per ottenere un aspetto estetico più pulito o in tutte quelle applicazioni in cui le sporgenze vanno evitate, rendendo la precisione un carattere fondamentale per ottenere un lavoro performante, affidabile e che duri nel tempo.