Vero e proprio landmark architettonico, l’ex Borletti è oggi un raro esempio, in centro città, di archeologia industriale di inizio Novecento, caratterizzato da uno stile eclettico ed ampie facciate Liberty, dietro le quali si producevano orologi, sveglie e macchine da cucire. Lo studio milanese DFA Partners firma oggi il progetto del complesso residenziale che restituirà l’edificio alla città all’insegna di una riqualificazione che tiene conto del suo passato e ne valorizza i tratti ricchi di storia.
L’edificio, che domina un lato di piazza Carlo Irnerio e che affaccia su via Cecchi e via Costanza, era parte di un complesso industriale più esteso, nell’area una volta denominata Maddalena, e si componeva di una serie di edifici distribuiti sino a via Washington, negli anni passati oggetto di vari interventi di recupero. Si tratta quindi di un’importante pagina di storia milanese legata all’immaginario collettivo sedimentato nella memoria del luogo.
Il progetto di riqualificazione ha avuto i seguenti obiettivi: mantenere lo stile dell’immobile, rafforzare l’identità dell’area attraverso rimandi linguistici/strutturali con gli edifici che lo circondano, adottare pratiche di architettura sostenibile per conferire un’impronta green ed ecologica al nuovo edificio, rilanciare il potenziamento urbano del distretto.
Spiega l’architetto Daniele Fiori, fondatore e managing partner di DFA Partners: “Molti anni dopo l’intervento del mio maestro Marco Zanuso, ho l’onore di occuparmi di una porzione facente parte della storica Fabbrica Fratelli Borletti, da un lato uno dei monumenti dell’industrializzazione milanese e dall’altro l’unico esempio di loft “in verticale” a Milano. Sì perché il tanto abusato termine nella nostra cultura è quasi sempre rappresentato esclusivamente dagli edifici orizzontali”.
L’intervento, che darà vita ad un complesso residenziale denominato Washington Building, vede lo svuotamento del sito con mantenimento delle facciate di maggior valore architettonico e la ridistribuzione della volumetria che ripristina l’allineamento con gli edifici adiacenti. DFA Partners ha formulato il contesto prevedendo l’utilizzo di alberi, piante, rampicanti, arbusti collocati nell’estesa corte interna, nei giardini e nei patii delle abitazioni, così come nei balconi privati, grazie alla consulenza di AG&P Greenscape, indicando così nella forestazione urbana il futuro della città con il chiaro intento di riduzione delle emissioni di CO2. Completano l’edificio tre piani interrati adibiti ad autorimessa mentre al piano terra, oltre agli spazi residenziali, sono previsti una serie di luoghi e servizi pensati per gli abitanti: una sala polivalente a disposizione dei condomini, un locale delivery e un’area fitness.
di Danilo Premoli – Office Observer