A Verona geometrie elementari per una casa-studio

Data:

L’architettura firmata da Albino Finotti è una casa-studio collocata all’interno di un piccolo appezzamento di terreno vergine, incastrato tra gli edifici semirurali di un’azienda agricola, con le proprie pertinenze e un lotto similare, al margine della via pubblica. Siamo a Verona sul limitare occidentale della città in disordinata densificazione.

Il tema è affrontato con semplicità nella costituzione di due volumi nettamente indipendenti, connessi tra loro da un corpo minore, cerniera e ingresso per le due parti. La forma è composta da geometrie elementari: da una parte il soggiorno-studio, dall’altra il corpo principale dell’abitazione, entrambe di due piani fuori terra. L’interrato è percepibile solo dal retro, dove aprono gli accessi alle autorimesse, grazie anche alla ridistribuzione dei livelli del giardino circostante.

Le proporzioni sono disegnate da linee e spigoli netti; le facciate vetrate a est sono accoglienti, anche per il loro cospicuo sporto di gronda, incorniciano ed espongono il contenuto, ovvero la zona giorno a doppia altezza della residenza e l’intero spazio della parte destinata a soggiorno e studio. I lati lunghi e la copertura dei due corpi sono, per contrasto, compatti, proporzionati, cadenzati da qualche irregolare apertura.

Un ruolo di primo piano lo hanno i materiali e le tecnologie utilizzate, tutte concorrenti a delineare una costruzione dimensionalmente contenuta ma complessa e ricca di accorgimenti tecnici, risultato di una attenzione e di una esperienza derivate da mature sperimentazioni, che ha visto allineati committente, progettista e costruttore.

La relazione tra questa architettura e il contesto si legge sia guardandola dall’esterno che dall’interno: dal di fuori del recinto vegetato, poco si vede dei volumi a capanna, ma varcata la barriera si nota subito come le linee di copertura ripercorrono la cresta del Monte Baldo; dall’interno verso l’esterno lo sguardo riscopre tutte le relazioni che esistono tra questo luogo e l’intorno distante (specialmente stando ai livelli superiori) che così entra a far parte del progetto.

di Danilo Premoli – Office Observer
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Related articles

Investimenti oltre le attese: Colliers calcola una crescita del 24% nel Q3 2025

Il real estate italiano accelera, superando le attese. Secondo Colliers Italia, in questo ultimo trimestre del 2025, gli...

Napoli capitale europea del diritto delle costruzioni: 110 esperti da 18 Paesi alla conferenza Escl

Napoli è diventata il centro europeo del dibattito sul diritto delle costruzioni. Nella cornice di Villa Doria d'Angri,...

Nuova sede italiana al Segreen business park per Fujifilm

Fujifilm ha inaugurato i nuovi spazi della sede italiana presso il Segreen business park, centro direzionale situato alle...

Tétris nella realizzazione della nuova sede Zurich di Milano

Tétris Italia, società del Gruppo JLL specializzata nella progettazione e nel fit-out di spazi commerciali e lavorativi, ha...