L’Accademia Teatro alla Scala ha suonato dal terrazzo dell’ultimo piano della Torre Velasca per dare il saluto alla città di Milano, nel giorno del solstizio d’estate e in occasione della giornata della musica, prima del completamento delle impalcature che copriranno per la prima volta lo storico edificio milanese con la promessa di ripresentarsi, entro 18 mesi, sotto una nuova veste.
Speranza Scappucci, considerata tra i direttori più interessanti sulla scena nazionale e internazionale, ha diretto L’Accademia Teatro alla Scala con la partecipazione del Coro voci bianche del Teatro alla Scala e del violinista Andrea Giovanni Zanon.
Il concerto prevede il susseguirsi di quattro brani: W. A. Mozart, «Le nozze di Figaro, K 492 – Ouverture»; A. Vivaldi, «Le quattro stagioni. Concerto n. 2 L’estate: Presto»; J. Massenet, «Thais – Meditation». Infine, il Coro voci bianche del Teatro alla Scala intonerà un omaggio finale alla città di Milano: «Nabucco – Va pensiero sull’ali dorate» di G. Verdi.
Il solstizio d’estate è la cornice ideale per lanciare un messaggio di rinascita e ripartenza non solo per Torre Velasca, ma per l’intera città in continua evoluzione, per affermarsi e distinguersi sul panorama italiano ed estero come motore economico e culturale. In questo contesto, la Torre, storico simbolo dello skyline milanese, rappresenterà un segnale forte di ripresa, come ha fatto per anni nell’era post-bellica, quando venne costruita nel 1957.
L’evento è stato promosso da Hines, in qualità di investitore e sviluppatore di Torre Velasca, in partnership con Prelios SGR in qualità di Fund Manager.