Abbiamo già parlato di come un intervento di valorizzazione immobiliare possa diventare strumento di storytelling anche rispetto al territorio in cui il prodotto si colloca. Ma, oltre alle immagini, esistono le parole, il racconto vero e proprio.
Abbiamo chiesto a Gianluca Sansone, di Chineur de Châteaux, quanto contano proprio le parole, quanto il racconto esperienziale possa diventare un vero e proprio strumento di marketing efficace.
La letteratura dei luoghi, infatti, insieme alla storia di chi li abita, dimostra che le case vivono, respirano, conservano ricordi e provocano sogni. Saper narrare tutto questo può fare la differenza nell’approccio a certi tipi di prodotto immobiliare, che però non sono necessariamente solo gli immobili importanti, di pregio o storici.
L’abbinamento immagine e testo, infatti, è ciò che può fare la differenza anche in un semplice annuncio immobiliare: oggi più che mai si deve catturare l’attenzione del cliente con poche ma incisive mosse che comportano competenze specifiche e strategie mirate.
Gianluca ci spiega come nasce la sua passione per il racconto emozionale e cosa significhi applicarla anche testi semplici per rendere una inserzione immobiliare più incisiva e appetibile.
Come Gianluca ci insegna, “creare una biografia emozionale – di una persona o di un immobile – è un po’ come dipingere un ritratto delle emozioni tramite delle parole scritte”.
Ecco perché anche la parola – insieme alle immagini, all’allestimento degli spazi, all’uso di forme e di colori, alla stimolazione di memorie olfattive, allo studio della luce – diventa approccio esperienziale ed elemento essenziale per suscitare interesse e valorizzare gli elementi di forza di ogni immobile.