Un’ondata di arresti e accuse scuote il settore dell’urbanistica milanese. Giovanni Oggioni, ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune ed ex membro della Commissione paesaggio, è stato arrestato all’alba di mercoledì con accuse di corruzione, depistaggio e falso. L’inchiesta della Procura di Milano coinvolge anche Abitare In, società immobiliare quotata in Borsa, e l’associazione dei costruttori Assimpredil Ance, entrambe indagate per violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle società e degli enti.
Le accuse e le indagini
Secondo le ricostruzioni dei pubblici ministeri, Oggioni avrebbe ricevuto utilità da costruttori privati e falsificato lo stato dei luoghi in diverse pratiche edilizie, consentendo di superare altezze previste, aggirare norme sui palazzi interni ai cortili e ampliare cubature e superfici edificabili. Si contesta, per la prima volta nell’ambito delle numerose inchieste sull’urbanistica milanese, il reato di corruzione.
Abitare In è indagata per aver assunto la figlia di Oggioni, Elena, senza rilevare l’evidente conflitto di interessi. Assimpredil, invece, avrebbe commissionato all’ex dirigente una consulenza da 178mila euro tra il febbraio 2022 e il novembre 2024.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, si concentrano sui più grandi progetti urbanistici del Comune di Milano e avrebbero fatto emergere un sistema volto a favorire il rilascio di titoli edilizi illeciti e realizzare operazioni immobiliari altamente speculative.
Oggioni risulta coinvolto nei processi per abusi edilizi sulla Torre Milano di via Stresa e il Bosconavigli, e nelle indagini sui cantieri Scalo House di via Lepontina-Valtellina e Residenze Lac di via Cancano.
L’arresto di Oggioni e il coinvolgimento di Abitare In e Assimpredil Ance potrebbero avere diverse ripercussioni sul settore immobiliare milanese. Le indagini potrebbero portare a un ulteriore blocco o un rallentamento delle pratiche edilizie in corso, in attesa di chiarimenti e verifiche.
I progetti finiti sotto la lente della Procura potrebbero essere oggetto di revisione, con possibili modifiche o annullamenti in forza anche di un probabile rafforzamento dei controlli e delle procedure amministrative nel settore dell’urbanistica, al fine di prevenire nuove irregolarità.
Di certo l’ennesimo presunto scandalo sull’urbanistica meneghina, con il coinvolgimento di una società quotata come Abitare In e di un’associazione di categoria come Assimpredil Ance potrebbe danneggiare l’immagine dell’intero settore, minando la fiducia degli investitori, soprattutto stranieri.
Infine l’incertezza generata dalle indagini potrebbe avere un impatto sui prezzi degli immobili, soprattutto nelle zone interessate dai progetti coinvolti.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso preoccupazione per la vicenda, sottolineando di non avere elementi per esprimere giudizi e di voler capire meglio i fatti imputati. Sarà fondamentale seguire gli sviluppi delle indagini per valutare appieno le conseguenze di questo scandalo sull’economia immobiliare milanese e su quella nazionale.