Si è svolto presso la sede milanese di Dla Piper l’incontro Young professionals in real estate, un nuovo progetto pensato per fornire ai giovani professionisti del mercato real estate l’occasione di conoscersi e condividere il proprio percorso, le esperienze maturate e le aspettative per il futuro. Ospite d’eccezione della serata è stato Aldo Mazzocco, ceo di Generali Real Estate, che ha risposto ad alcuni quesiti sullo scenario immobiliare italiano e, soprattutto, ha offerto un punto di vista molto alto e qualificato sui percorsi di carriera in questo settore.
Abbiamo domandato a Olaf Schmidt, partner e managing director groups di Dla Piper – che ha ideato e voluto questo progetto – il perché dell’iniziativa. “Abbiamo ritenuto importante avviare un ciclo di incontri di incontri di networking pensati per i giovani che si affacciano, da punti differenti, non solo quello legale, al settore del real estate”, ha chiarito.
Domanda: Avvocato Schmidt, quali sono gli elementi fondamentali da coltivare?
Risposta: Da sempre nelle nostre iniziative di studio promuoviamo il network e la condivisione, due aspetti che riteniamo cruciali per chi vuole costruire un solido e strutturato percorso di carriera. Il fatto di poter lavorare gomito a gomito in un team trasversale, che consente di completare e arricchire la propria formazione, osservando il punto di vista di altri advisor e consulenti coinvolti lungo tutte le fasi di processo, rappresenta sicuramente una straordinaria opportunità di crescita.
D: Che cosa cerca un giovane che intraprende questa professione?
R: Voglia di gestire la complessità, partecipazione alla sfida di ripensare il territorio, passione nel far comprendere a potenziali investitori internazionali le opportunità del mercato italiano, ritengo siano le principali caratteristiche che identifico nei nostri giovani professionisti.
D: Qual è, dal vostro osservatorio, la situazione del mercato immobiliare italiano?
R: Riscontriamo un grande interesse di investitori pronti e decisi a investire sul mercato tricolore, molto attenti alle importanti opportunità che il momento congiunturale offre, in particolare sul mercato residenziale. I recenti dati diffusi da S&P Global Ratings sul mercato immobiliare in Europa, che prospettano una crescita dei dieci mercati immobiliari del Vecchio Continente, e per l’Italia un calo dei prezzi nel prossimo biennio, complice un’economia ‘stagnante’, creano paradossalmente una situazione che potrebbe agevolare l’arrivo di nuovi investitori oggi non ancora presenti nel nostro Paese.
D: E per i mercati internazionali?
R: A livello internazionale vediamo un continuo trend di yield compression, soprattutto in Paesi e/o città con una forte economia, come la Germania, Parigi, l’Olanda o i Paesi scandinavi. Qui gli investitori sono alla ricerca di nuovi prodotti e nuove asset class che, a causa della loro maggiore complessità, devono offrire un rendimento più elevato. Il Regno Unito e Londra soffrono oramai visibilmente la prospettiva della Brexit; molti investitori hanno sospeso il loro interesse e attendono di vedere le reazione del mercato post Brexit. I prezzi elevati in molti paesi europei sono un’opportunità per l’Italia e per altri paesi con prospettive economiche più incerte, ma rendimenti più attraenti.