Scenari Immobiliari: Domanda di case e prezzi in risalita, +5% nel ’22

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“La progressiva uscita dalla pandemia rafforza, in Italia e nel resto d’Europa, il mercato immobiliare che si appresta a vivere un buon fine anno e un 2022 all’insegna di una forte ripresa”.

Questo l’inizio intervento di Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari a ReItaly, che prosegue“Le intenzioni di acquisto delle famiglie sembrano anzi essere uscite rafforzate dall’esperienza del Coronavirus, tanto che, col passare dei mesi e col graduale aumento della fiducia data dall’avvio della campagna vaccinale,  la domanda è tornata ai livelli di vivacità di fine 2019.

Il percorso di crescita dovrebbe rafforzarsi nel 2022, soprattutto durante il secondo semestre, e proseguire lungo tutto il 2023. I prezzi delle abitazioni torneranno a crescere nel 2022 in maniera stabile, mentre quest’anno si registreranno fasi di stabilizzazione e ancora di leggere flessioni nel comparto dell’usato, mentre i prezzi del nuovo quest’anno resteranno soprattutto stabili, per tornare poi a crescere nel 2022.

Durante il primo quadrimestre di quest’anno è tornata la domanda per investimento soprattutto nelle grandi città del nord come Milano e Bologna, mentre a Roma, Napoli e Palermo la percentuale degli investitori rimane ancora inferiore ai numeri del 2019 di circa tre punti percentuali. Le motivazioni per un ritorno all’investimento immobiliare diretto sono sostanzialmente tre: l’esigenza di una casa migliore  rispetto a quella che si possiede, l’aumento dei risparmi delle famiglie sia nel 2020 che nel 2021 e la sostanziale mancanza di  alternative finanziarie di investimento, ad eccezione del comparto azionario, tutte scarse o poco interessanti.

Il problema dell’Italia, ad eccezione di Milano che si distingue per l’offerta residenziale di nuove costruzioni, è che l’offerta immobiliare è ferma. Chi vuole comprare quindi deve attingere al mercato dell’usato, che raramente corrisponde alle esigenze e ai gusti di chi vuol comprare, ed è per questo che il mercato fa fatica a ripartire a livello nazionale. Ad esempio, nelle città della provincia si costruisce pochissimo, quindi le famiglie si devono rivolgere a un mercato dell’usato e passare attraverso interventi di ristrutturazione. E’ necessaria una decisa semplificazione delle normative di ristrutturazione del bonus 110 per cento per non sprecare  un’occasione straordinaria per mettere mano al vetusto patrimonio immobiliare italiano.

La spinta della domanda si riverserà anche sull’andamento dei prezzi. La previsione per l’anno in corso è di un incremento medio dell’1,3 per cento, ma con valori che vanno dallo 0,2 per cento di Napoli al due per cento di Palermo. A Roma e Milano si stima una crescita dell’1,5 per cento, ma che sale al cinque per cento per le case nuove. A Bologna, Firenze e Torino più uno per cento. La tendenza al rialzo proseguirà anche per i prossimi 18 mesi e le quotazioni potrebbero arrivare al più cinque per cento in quasi tutte le città italiane”.

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