Salviamo lo Stadio Artemio Franchi di Firenze

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Nel giugno 2021 il Comune di Firenze aveva indetto un concorso internazionale finalizzato alla produzione di un proposta progettuale di alta qualità per la conservazione e la riqualificazione dello Stadio insieme al masterplan per la riqualificazione del Campo di Marte. Trentuno i progetti che sono stati presentati in forma anonima alla prima fase del concorso nel settembre 2021, otto invece i progetti finalisti che sono stati ammessi alla seconda fase, dopodiché i risultati sono stati annunciati nel 2022; il progetto di David Hirsch e Arup Italia è risultato vincitore.

Lo stadio realizzato a Firenze da Pier Luigi Nervi tra il 1929 e il 1932 è tra le opere più importanti del patrimonio architettonico italiano del Novecento, per il ruolo inedito assunto dalle strutture che, prive di residui mascheramenti, inaugurano un modo nuovo di vedere e di concepire le forme, realizzandole attraverso tecnologie e modalità costruttive inedite per l’epoca. Un’opera paradigmatica se considerata in rapporto a tanti successivi stadi che ripropongono e reinterpretano quella particolare bellezza che si identifica nella essenzialità.

Purtroppo, questa mirabile struttura rischia di essere fatta letteralmente a pezzi in base ad un emendamento inserito nel Decreto Semplificazione: l’art. 55-bis del DL 76/2020, il quale va ad annullare di colpo l’efficacia di una serie di articoli del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Al Ministero competente è unicamente affidata l’individuazione di alcuni “specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione o la riproduzione anche in forme e dimensioni diverse da quella originaria”. Viene contemplata la possibilità di operare con interventi sistematici che portino a modifiche irreversibili, fino alla demolizione completa di un impianto sportivo in virtù della prevalenza conferita alla sua fruibilità rispetto alla tutela del suo interesse culturale.

La relazione di commento sulle premesse e sugli esiti del bando è stata trasmessa da Icomos International (International Council on Monuments and Sites, organizzazione non governativa advisory body dell’Unesco) e Icomos Italia: al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al Sottosegretario del MiC, Vittorio Sgarbi, al Direttore Generale del MiC preposto al Pnrr, Luigi La Rocca, al Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, Antonella Ranaldi, e al Sindaco di Firenze.

Relazione completa “La riqualificazione dello Stadio Franchi” a firma di Ugo Carughi, Past President do.co.mo.mo. Italia, Member Icomos Italia National Council (pdf).

di Danilo Premoli – Office Observer
Archivio Architettura
 

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