Rispetto del patrimonio, accoglienza e integrazione nel recupero della Cascina Monluè

Data:

Al via il cantiere della Corte del Bene Comune Cascina Monluè a Milano, il cui progetto architettonico, ideato e realizzato dallo studio Principioattivo Architecture Group, prevede la riqualificazione paesaggistica e funzionale di tutto il nucleo dell’antico insediamento, in equilibrio con l’ambiente circostante e con caratteri tipici delle cascine lombarde.

Con il progetto, che sarà completato entro il 2025, sarà restituito alla città uno spazio di lavoro, svago, cultura, ascolto ed emancipazione per tutti: la corte della cascina diventerà infatti un luogo di incontro e di scambio sia per i destinatari dell’iniziativa, sia per i promotori delle attività, che avranno modo di dialogare con realtà diverse creando un proficuo e dinamico scambio di conoscenze e competenze.

Il nucleo di Monluè ha origine nel secolo XIII ad opera dei monaci Umiliati. La presenza del fiume Lambro e il suo sfruttamento per mezzo di mulini e canali per irrigare i campi coltivati, favorì lo stabilirsi di una comunità la cui sopravvivenza si basava sulle attività manifatturiera e agricola. Con l’espansione urbana avvenuta dopo la Seconda guerra mondiale, la cascina fu svuotata delle sue funzioni e nel 1964, insieme ai terreni destinati alla costruzione dello snodo della tangenziale Est, fu acquisita dal Comune di Milano.

L’intervento contemporaneo è volto a definire un risanamento e un recupero della spazialità originaria del complesso, in equilibrio con l’ambiente circostante e con i caratteri tipici delle cascine lombarde. Oltre al ripristino di una pittura murale risalente a fine Settecento inizio Ottocento, si provvederà all’adeguamento sismico, al consolidamento strutturale e alla ottimizzazione degli spazi. Sono previsti l’inserimento di diverse funzioni, tra cui residenze di prima accoglienza e spazi sociali per associazioni.

All’interno degli edifici il concetto base sarà quello di preservare l’esistente, intervenendo con tecniche costruttive che permettano di non gravare su quello che è il patrimonio edilizio attuale e garantiscano l’eventuale richiesta di flessibilità in caso di cambio delle future funzioni d’uso.

di Danilo Premoli – Office Observer
Archivio Architettura
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Calendario eventi

Ultimi articoli

Related articles

Jll: nei primi 9 mesi il mercato dell’office leasing registra 400mila mq di take-up tra Milano e Roma

Si riprende nella prima parte del 2024 il mercato dell'office in Italia, con circa 400mila metri quadrati di...

Inspiring Cities: i 50 anni di Coima e il “sogno” degli studenti per i 50 anni del futuro

Coima Sgr ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività con un sogno dedicato al futuro, dei...

Muoversi per essere (più) felici!

Ai nastri di partenza la seconda edizione della maratona milanese THE LOOP, domenica 20 ottobre a CityLife che...

I legali con Kryalos SGR nel lancio del fondo Mathelt

Di Tanno Associati e A&O Shearman hanno assistito Kryalos SGR nel lancio del fondo di investimento alternativo (Fia) italiano chiuso immobiliare riservato...