Richieste di prestiti stabili e importo medio in aumento nel primo semestre 2025

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Le richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane hanno mantenuto un andamento stabile nei primi sei mesi del 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, il mese di giugno ha mostrato una leggera contrazione, pari a -1,8%. In controtendenza, l’importo medio richiesto ha evidenziato una crescita dell’8,1%, raggiungendo i 10.057 euro.

Analizzando le diverse tipologie di finanziamento, i prestiti personali hanno registrato un incremento delle richieste del +11,4%. Anche l’importo medio per questa categoria è cresciuto dell’1,6%, attestandosi a 12.201 euro. Per contro, i prestiti finalizzati hanno segnato una diminuzione del -10,7% nelle richieste. Nonostante ciò, il loro importo medio ha visto un recupero significativo del +11,6%, raggiungendo un valore medio di 7.532 euro.

Simone Capecchi, executive director di Crif, ha spiegato che la domanda di prestiti nel 2025 ha mostrato segnali di stagnazione, con contrazioni prevalenti da marzo a giugno, e che la diffusione di nuove forme di finanziamento, come il Buy Now Pay Later (BNPL), compensa parzialmente la contrazione dei prestiti finalizzati.

Le preferenze dei richiedenti si sono concentrate su importi fino a 5.000 euro, i quali rappresentano il 45,6% del totale delle richieste nel primo semestre 2025. Questa fascia è predominante sia per i prestiti finalizzati (62,0% delle richieste) che per i prestiti personali (31,5% del totale). Per quanto riguarda la durata dei finanziamenti, le famiglie adottano principalmente piani di rimborso superiori ai 5 anni, che costituiscono il 33,7% del totale. I prestiti finalizzati mostrano una concentrazione di richieste tra i 18 e i 36 mesi (47,5%), mentre i prestiti personali si indirizzano sempre più verso piani di rimborso oltre i 5 anni (51,8%).

Il profilo del richiedente più rappresentato nel primo semestre 2025 è quello della fascia d’età compresa tra i 45 e i 54 anni, che costituisce il 23,4% del totale, seguita dalla fascia tra i 35 e i 44 anni (20,4%). Il comparto del credito sta attraversando una profonda trasformazione, che ha spinto gli istituti di credito a intensificare gli investimenti in IT e intelligenza artificiale (AI) per mantenere la competitività. L’AI è considerata un fattore chiave per efficientare i processi e migliorare la risposta al cliente, richiedendo investimenti per elevare gli standard di sicurezza. Le politiche di concessione del credito rimangono prudenti, con un obiettivo primario di preservare la qualità degli attivi, influenzate anche dalle incertezze geopolitiche.

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