Rallenta il miglioramento a giugno per i bandi pubblici per servizi tecnici analizzati dall’Osservatorio gare Oice, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria: nel sesto mese dell’anno, infatti, il valore, ottenuto sommando l’importo delle gare per servizi di ingegneria e architettura (122,2 mln) al valore della progettazione esecutiva stimata compresa negli appalti integrati (12,6 mln), raggiunge l’importo complessivo di 134,7 mln, evidenziando un consistente calo, sia nel confronto con maggio 2025 (-48,3%), che in riferimento a giugno 2024 (-42,3%).
Nei primi sei mesi del 2025, si conferma il drastico calo della domanda pubblica tornando indietro ai livelli del 2019. Rispetto allo stesso periodo del 2024 si registra un incremento del 10,4%, con un valore di 995,0 mln (erano 901,2 mln nel 2024). Il 46,5% della domanda passa per gli accordi quadro (923,4 mln): +18,9% sul 1° semestre 2024. A giugno è stato registrato un nuovo calo rispetto a maggio e all’anno scorso: a 134,7 mln., -48,3% su maggio e -42,3% su giugno 2024 in valore. Risulta comunque evidente il ridimensionamento della domanda di ingegneria e architettura, comprensiva anche della progettazione esecutiva inserita negli appalti integrati, rispetto ad anni come il 2022 e il 2023 trainati dal PNRR.
Così commenta i dati dell’Osservatorio di giugno il presidente dell’associazione, Giorgio Lupoi: “Ormai la contrazione del mercato è un dato palese ed evidente: siamo tornati ai livelli del 2019/2020. Le nostre società sono ancora impegnate e hanno un portafoglio ordini che assicura ancora una certa tranquillità ma in prospettiva non si potranno assicurare occasioni di mercato soltanto a chi opera al di sotto della soglia dei 140.000 euro perché l’ingegneria e l’architettura di qualità in questo momento vengono ad essere convogliate su poche gare di importo rilevante e spesso da affidare con accordi quadro che non sempre si concretizzano in contratti attuativi. Occorre, come diciamo da tempo, sia assicurare una costante domanda pubblica, sia avviare una riflessione sul livello di concorrenza e di apertura al mercato che vogliamo assicurare in una prospettiva che sta diventando ordinaria e non più speciale, figlia del Covid, del Pnrr e di tutti i regimi derogatori e commissariali. In quest’ottica, se da una parte è positiva la modifica del DL infrastrutture sul ripristino della possibilità di erogare l’anticipazione a professionisti, studi e società, sia pure al 10 e non al 20%, dall’altra parte occorre riconsiderare le soglie per gli affidamenti diretti, la disciplina sulle verifiche dei progetti, per escludere oligopoli senza alcuna base giuridica, e promuovere l’aggiornamento delle tariffe, il varo del bando-tipo da parte dell’Anac e soprattutto un contratto-tipo che realizzi il principio di equilibrio contrattuale oggi spesso disatteso dalle committenze “.
Le gare per soli servizi di ingegneria e architettura (esclusi gli appalti integrati) rilevate a giugno sono state 148, per un importo di 122,2 mln. Dal confronto con maggio 2025, i dati evidenziano un calo del 27,5% nel numero, a fronte di una consistente flessione in valore del 51,3%. Anche rispetto a giugno 2024, si evidenzia un calo, sia nel numero (-31,5%) che in valore (-35,2%).
Complessivamente, nel primo semestre del 2025, i bandi sono stati 1.011 per 923,4 mln. Rispetto allo stesso periodo 2024, si registra un calo del 30,5% in numero, a fronte di una crescita del 18,9% in valore.
A giugno, le gare Ue registrano una battuta di arresto sul mese precedente, con un calo del 16,5% in numero e un’importante flessione del 53,9% in valore. Anche il confronto con giugno 2024 mostra un dato negativo in valore (-41,2%).
Al contrario, nel primo semestre del 2025, il dato registra una crescita in valore (+20,4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per quanto riguarda le gare di sola progettazione, nel mese di giugno il dato pare evidenziare un trend timidamente positivo: se ne contano 82, per un valore di 73,0 mln. Rispetto al mese precedente, si registra un incremento in valore del 29,0%, a fronte di una minima flessione del 6,8% nel numero. Il confronto con giugno 2024 dimostra tuttavia che il mercato continua a seguire un trend negativo nel lungo periodo, sia per il numero dei bandi pubblicati (-11,8%), che per il loro valore (-21,3%).
Nei primi sei mesi del 2025, i 422 bandi di sola progettazione emessi hanno raggiunto un valore complessivo di 274,8 mln, con una flessione, rispetto allo stesso periodo 2024, dell’11,7% in numero, a fronte di un trascurabile incremento dello 0,3% in valore.
I bandi per accordo quadro rilevati a giugno sono stati 15, pari al 10,1% del totale dei bandi per servizi di ingegneria e architettura pubblicati, di cui hanno costituito il 48,6% in termini di valore, con 59,4 mln. Rispetto a maggio 2025, si rileva un’importante flessione del 50,0% in numero, a fronte di una leggera crescita in valore pari al 3,6%. Il confronto con giugno 2024 registra diversamente un consistente calo sia nel numero dei bandi (-44,4%), che nel loro valore (-40,1%).
Nel primo semestre del 2025, il numero dei bandi per accordo quadro rilevato è stato 91, per 429,1 mln, pari rispettivamente al 9,0% in numero e al 46,5% in valore sul totale dei bandi per servizi di ingegneria e architettura. Rispetto allo stesso periodo 2024, il numero dei bandi risulta in leggera flessione (-11,7%), a fronte di una forte crescita dell’86,3% in valore.
A giugno 2025, le gare rilevate per appalto integrato sono state 71, con un importo della progettazione esecutiva compresa stimato in 12,6 mln. Rispetto al mese precedente, si evidenzia un incremento del 26,3% del valore dei servizi, a fronte di una moderata crescita del 10,9% nel numero delle gare. Il confronto con il mese di giugno 2024 evidenzia, al contrario, una considerevole flessione del 72,0% nel valore della progettazione esecutiva, assieme a un importante calo del 43,2% nel numero delle gare pubblicate.
Nel primo semestre del 2025, il valore della progettazione esecutiva incluso negli appalti integrati è stato di 71,6 mln. Rispetto allo stesso periodo 2024, si rileva un’importante flessione in valore del 42,5%. Il numero dei bandi rilevati è stato di 395, registrando un trascurabile aumento dell’1,0% sui primi sei mesi del 2024.