Lo svelamento del concept e del progetto definitivo per il nuovo stadio del Paok Fc segna un punto di svolta non solo per il club, ma per l’intero tessuto urbano della città di Salonicco. Non si tratta infatti di un semplice impianto calcistico, bensì di un’opera ambiziosa che si propone come riferimento culturale e civico, con profonde implicazioni economiche e immobiliari. Sviluppato grazie alla collaborazione tra la società di project management Salfo e lo studio internazionale Populous, specializzato in architettura sportiva e d’intrattenimento, questo progetto incarna una visione olistica di sviluppo.
Il cuore di questa iniziativa è un progetto urbano che mira a trasformare la storica casa del club, il Toumba, in una destinazione vibrante, inclusiva e perfettamente integrata con la vita cittadina.
L’aspetto più rilevante dal punto di vista della pianificazione urbana è la creazione di un corridoio verde che si estende da nord a sud, arricchito da piccoli parchi e piazze progettate per favorire l’interazione sociale. Questo tipo di interventi non solo migliora la qualità della vita, ma aumenta intrinsecamente il valore immobiliare dell’area circostante, rendendola più appetibile per residenti e attività commerciali.
Un’innovazione chiave è l’interramento di parte della Kleanthous Street, una soluzione strategica che libera completamente la superficie pedonale. Questa mossa non solo facilita una migliore gestione dei flussi durante gli eventi, ma si trasforma, nei giorni non dedicati alle partite, in un sistema integrato di piazze multilivello e spazi pubblici attivi.
Questo rappresenta un esempio di come le infrastrutture sportive possano agire da catalizzatori per la rigenerazione urbana, creando nuovi spazi pubblici fruibili che generano valore per la comunità e, di conseguenza, per l’economia locale.
Al centro del complesso sorgerà la Paok Plaza, concepita come il vero cuore pulsante del progetto. Questo spazio non è solo simbolico, ma altamente funzionale, ospitando il museo del club, lo store ufficiale e una selezione di caffè e bar. La Plaza si configura come una vera e propria “porta d’accesso” allo stadio, ma la sua importanza economica risiede nella capacità di fondere armoniosamente la vita quotidiana di Salonicco con l’energia degli eventi sportivi. Questo garantisce un flusso costante di visitatori e potenziali clienti, trasformando l’area in un polo commerciale e di intrattenimento attivo tutto l’anno, non solo durante le partite.
Dal punto di vista della massimizzazione dei ricavi, il design interno dello stadio è altrettanto ingegnoso. La West Stand, in particolare, è stata progettata per ospitare le aree hospitality premium, concentrando servizi e operatività in un’unica zona ad alto valore. I box affacciati sul campo, posizionati sopra la tribuna inferiore, permettono agli ospiti di godere di una vicinanza unica al terreno di gioco, preservando al contempo la continuità delle file sottostanti. Questa soluzione architettonica è esplicitamente pensata per “massimizzare le potenzialità di ricavo attraverso esperienze premium studiate ad hoc”. Tale approccio evidenzia una chiara strategia per generare flussi di cassa significativi, attraendo non solo tifosi, ma anche aziende e individui disposti a investire in esperienze esclusive.
Populous, lo studio dietro il design, vanta un portfolio di oltre 3.500 progetti realizzati per un valore superiore a 60 miliardi di dollari negli ultimi 40 anni. Come affermato da Declan Sharkey, global director dello studio, “l’obiettivo va oltre la semplice architettura, parlando di identità, orgoglio e appartenenza, e mirando a definire un nuovo standard per l’esperienza degli spettatori in Grecia”.
Questa ambizione posiziona il nuovo stadio del Paok non solo come un investimento sportivo, ma come un asset immobiliare strategico capace di attrarre eventi di risonanza internazionale e di elevare il profilo di Salonicco.