Le operazioni di m&a nel segmento food & beverage sono state quelle meno impattate dal Covid-19. Il settore ha registrato infatti un incremento del +36.3% a livello globale a valore, a fronte di una riduzione del 9.6% in termini di numero di operazioni globali nel 2019.
Questi i dati Pwc, che sottolineano come in Italia le attività m&a nel segmento abbiano segnato un -29.8% a volumi, ma un aumento del +206.7% a valore (vs. 2019), grazie ad importanti tickets annunciati nei comparti da parte di big corporate.
Accelerazione digitale i modelli verso la multicanalità
La pandemia ha portato ad un cambiamento nelle abitudini dei consumatori e ad una necessaria evoluzione dei modelli di business verso la multicanalità, accelerando i processi di digitalizzazione e l’attenzione verso i temi di sostenibilità.
M&a 2020 e primo trimestre 2021
L’andamento positivo in termini di valore dei deals registrato nel 2020 a livello globale (110mld di Usd, +36%) è impattato da alcuni mega-deals effettuati da grosse corporation, tra cui Coca Cola (Usd 5,7mld), Nestlè (Usd 1,5mld) e Bellis (Usd 8,8mld).
A livello italiano, l’incremento del 207% in termini di valore dei deals (circa 1 mld di Usd) riflette tre operazioni rilevanti annunciate (e chiuse) nel quarto trimestre 2020, in particolare Ferrero/Fox’s biscuits (Usd 0,3mld), Rhone/Illycaffè (Usd 0,2mld) e l’acquisizione della maggioranza del brand canadese Catelli Foods da parte di Barilla (Usd 0,1mld).
Secondo PwC, i sotto-segmenti più attrattivi sono stati il food (soprattutto pasta, cibi pronti e surgelati), beverage (in particolare caffè e latte) e vino sia a livello globale che italiano.
PwC riporta che nel primo trimestre del 2021 il volume delle operazioni m&a continua ad essere significativo, pur essendo caratterizzate da una dimensione più contenuta.
Guardando alla tipologia di investitore, mentre a livello mondiale le operazioni guidate da investitori strategici continuano a rappresentare circa il 75% di quelle annunciate (in linea con il 2019), nel mercato italiano i fondi di private equity hanno un peso sempre maggiore, essendo i protagonisti per circa il 40% delle operazioni, a conferma dell’interesse dei soggetti finanziari per questo comparto, soprattutto a sostegno di operazioni di integrazione di filiera e diversificazione del portafoglio prodotti ma anche dello sviluppo dei brand italiani ed esteri.
Elena Borghi, partner deals food & beverage di PwC spiega: “Il settore Food & Beverage è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy. In termini di numero di operazioni, il comparto è stato certamente impattato dalla pandemia, soprattutto per ciò che concerne la ristorazione ed il Food Service, ma in misura ridotta rispetto ad altri, dimostrando la sua resilienza rispetto ad altri segmenti.”