Il mercato immobiliare milanese continua a segnare una crescita costante. Nel secondo trimestre del 2025, i prezzi delle abitazioni hanno registrato un aumento significativo del 2,4%, raggiungendo un valore medio di 5.104 euro per metro quadrato. Stessa variazione (2,4%) anche su base annuale.
Secondo i dati elaborati dall’ufficio studi di idealista, il trend positivo è confermato anche dal +1,4% rispetto al primo trimestre dell’anno. Nonostante una lieve flessione dei valori rispetto al mese di maggio, con una diminuzione dello 0,1%, il mercato dimostra segni di stabilità e crescita in diverse aree della città.
Nel dettaglio, dei 18 quartieri monitorati da idealista, 15 hanno registrato un aumento dei prezzi. Il rialzo più significativo si è verificato a Forlanini (6,6%), distretto riqualificato negli ultimi mesi dall’apertura della metropolitana che collega la zona con l’aeroporto di Linate ed il centro città. Altri quartieri con aumenti rilevanti sono Città Studi-Lambrate (3,3%), Corvetto-Rogoredo (3,1%), Centro Storico e Comasina-Bicocca, che vedono una crescita entrambi del 2,8%. Incrementi superiori alla media si riscontrano anche nel quartiere di Greco-Turro con un 2,5%. Garibaldi-Porta Venezia, con una variazione trimestrale del 2,4% è in linea con la tendenza cittadina; mentre, 8 zone mostrano aumenti al di sotto della media cittadina, con percentuali che vanno dal 2,3% di San Siro-Trenno-Figino allo 0,3% di Porta Vittoria.
Tuttavia, non tutti i quartieri hanno mostrato segni di crescita: Baggio ha visto una diminuzione dell’1,7%, seguito da Cermenate-Missaglia (-0,9%) e Vigentino-Ripamonti (-0,4%).
Il Centro Storico si conferma come il quartiere più costoso di Milano, con un prezzo medio che ha raggiunto i 10.681 euro al metro quadrato. Seguono Garibaldi-Porta Venezia con 7.314 euro/m², Fiera-De Angeli con 7.077 euro/m², Navigli-Bocconi con 6.995 euro/m² e Porta Vittoria a 6.411 euro/m². Gli altri distretti milanesi presentano prezzi inferiori alla media cittadina di 5.104 euro/m², con valori che variano dai 4.790 euro/m² di Forlanini ai 2.816 euro/m² di Baggio, il quartiere più conveniente per chi desidera acquistare casa a Milano.
Aumenti fino al 12% nell’hinterland
La provincia di Milano continua a registrare un notevole incremento nel mercato immobiliare, con una crescita dei prezzi pari al 3,9% rispetto al trimestre precedente. Questo segna un forte interesse verso l’hinterland milanese, dove i prezzi rimangono significativamente più contenuti rispetto alla città di Milano. Dei 97 comuni esaminati, ben 63 hanno visto un aumento dei valori, con Nerviano (12%) che segna un incremento a doppia cifra.
Gli altri comuni mostrano aumenti più contenuti, con variazioni che vanno dall’8,6% di Locate Triulzi allo 0,1% di Senago. In contrasto, Rescaldina è rimasta stabile rispetto a 12 mesi fa, mentre i ribassi hanno interessato 33 comuni, con una diminuzione che va dal -0,2% di Paderno Dugnano al -7.5% registrato a Canegrate.
Assago si conferma il comune più caro della provincia, con un prezzo medio di 3.955 euro per metro quadrato, seguito da Segrate (3.430 euro/m²) e Cernusco sul Naviglio (3.400 euro/m²). D’altro canto, i comuni più accessibili si trovano nella parte periferica della provincia, come Turbigo con 1.038 euro/m², Buscate a 1.167 euro/m² e Castano Primo a 1.229 euro/m², offrendo opportunità di acquisto per chi cerca soluzioni più economiche pur restando nell’area metropolitana milanese.
Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di idealista, “Nel complesso, i prezzi delle abitazioni usate si mantengono abbastanza stabili su base annua, ma il secondo trimestre del 2025 ha segnato un’accelerazione significativa. Questo cambio di passo è stato favorito dal taglio dei tassi da parte della BCE, che ha generato un rinnovato ottimismo tra gli acquirenti. Il sentiment del mercato sta migliorando: con i tassi sui mutui in calo e i prezzi relativamente fermi, si stanno creando le condizioni ideali per una forte ripresa delle compravendite nella seconda parte dell’anno con incrementi più decisi dei prezzi”,
Il mercato residenziale della capitale continua a dare segnali di dinamismo. Secondo idealista i prezzi delle abitazioni usate a Roma hanno registrato un incremento del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo un valore medio di 3.215 euro al metro quadrato. Il trend positivo è confermato anche su base trimestrale, con una crescita del 2,9% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Rispetto al solo mese di maggio, si rileva un ulteriore aumento dello 0,8%.
Nel dettaglio, su 27 quartieri monitorati a Roma, ben 23 hanno registrato aumenti nei prezzi. Gli incrementi più significativi si sono osservati nei distretti di Eur-Torrino-Giuliano Dalmata, che ha segnato un rialzo del 3,8%, seguito da Trionfale-Monte Mario e Parioli, entrambi in crescita del 3,7%, e da Portuense-Magliana con un incremento del 3,2%. Anche Giustiniana-La Storta e Casilino-Centocelle hanno evidenziato una crescita pari al 2,9%, in linea con la media cittadina. I rialzi nei restanti quartieri risultano inferiori alla media, con variazioni che vanno dal 2,8% di Cassia-Flaminia fino allo 0,1% del distretto di Aniene-Collatino.
Non mancano tuttavia segni negativi in alcune zone della città. Trigoria-Castel di Leva ha registrato il calo più netto, con una flessione del 4,2%. Diminuzioni si sono verificate anche nei quartieri di Malagrotta-Casal Lumbroso-Ponte Galeria, con un ribasso del 2%, Labaro-Prima Porta, in calo dell’1,4%, e nel distretto del Lido di Ostia, che ha perso lo 0,3%.
Il Centro Storico rimane l’area più costosa di Roma, con un prezzo medio di 7.545 euro al metro quadrato, ben al di sopra della media cittadina. Seguono Prati con 6.044 euro al metro quadrato, Parioli con 5.841, Nomentano-Tiburtino con 5.022 e Appio Latino con 4.418 euro al metro quadrato. All’estremo opposto della classifica si colloca il quartiere di Roma Est-Autostrade, che con 1.984 euro al metro quadrato rappresenta la zona più economica per investire in un immobile all’interno della Capitale.
Anche nella provincia di Roma si rileva un’accelerazione del mercato immobiliare, con una crescita dei prezzi pari al 2% nel secondo trimestre del 2025. In totale, sono 43 i comuni che hanno registrato aumenti. I rincari più marcati si segnalano a Genazzano, con una crescita del 16%, e a Gallicano nel Lazio, dove l’incremento è stato del 10,3%. Le contrazioni più significative si sono invece osservate ad Arcinazzo Romano, in calo del 6,7%, e a Segni, che ha perso il 6,6%.
Frascati si conferma come il comune più caro dell’hinterland romano, con un prezzo medio di 2.760 euro al metro quadrato, seguito da Grottaferrata con 2.733 euro, Fiumicino con 2.639 euro e Ciampino con 2.534 euro al metro quadrato. Sul fronte opposto, tredici comuni della provincia presentano valori inferiori ai mille euro al metro quadrato: tra questi, Palombara Sabina con 981 euro e, in fondo alla classifica, Carpineto Romano, che con 656 euro rappresenta il comune più economico per acquistare un immobile nella provincia di Roma.
Secondo De Tommaso: “Nel complesso, i prezzi delle abitazioni usate si mantengono abbastanza stabili su base annua, ma il secondo trimestre del 2025 ha segnato un’accelerazione significativa. Questo cambio di passo è stato favorito dal taglio dei tassi da parte della BCE, che ha generato un rinnovato ottimismo tra gli acquirenti. Il sentiment del mercato sta migliorando: con i tassi sui mutui in calo e i prezzi relativamente fermi, si stanno creando le condizioni ideali per una forte ripresa delle compravendite nella seconda parte dell’anno con incrementi più decisi dei prezzi”,
A Torino prezzi delle case +2,9%
I prezzi delle abitazioni usate a Torino sono cresciuti dell’2,9% nel secondo trimestre di quest’anno, raggiungendo i 1.924 euro al metro quadro. Il valore medio del mattone nel capoluogo sabaudo a è aumentato del 4.5% nell’ultimo anno, secondo l’indice trimestrale dei prezzi di idealista, portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia.
I costi degli immobili variano in modo significativo tra le diverse aree cittadine. Il contesto di Centro-Crocetta, dove si raggiungono i 3.245 euro/m², è il più caro, mentre la zona più economica risulta essere Barriera di Milano-Regio Parco-Rebaudengo, con un valore medio di 1.212 euro/m².
Diverse aree superano la media cittadina di 1.924 euro al metro quadrato, tra cui Cavoretto-Borgo Po (2.846 euro/m²), Aurora-Vanchiglia (2.239 euro/m²), Borgo San Paolo-Cenisia-Pozzo Strada (2,154 euro/m²) e San Donato-Parella (1.950 euro/m²).
Al di sotto della media si collocano invece Santa Rita-Lingotto-Mirafiori, con 1.761 euro/m², e Borgo Vittoria-Vallette, dove i prezzi scendono a 1.316 euro/m².
Nel dettaglio, il Centro Storico è in assoluto l’area più costosa, con un prezzo medio di 3.840 euro/m², seguito dalla Crocetta (3.051 euro/m²). Altri dieci quartieri superano la media cittadina di 2.840 euro/m², partendo da Cit Turin (2.840 euro/m²), quindi via via San Salvario (2.604 euro/m²), Vanchiglia (2.547 euro/m²), Sassi–Madonna del Pilone (2.523 euro/m²), fino a San Donato, che chiude la classifica dei quartieri sopra la media con 1.973 euro/m². All’estremità opposta, troviamo Vallette (1.173 euro/m²), Barriera di Milano (1.123 euro/m²) e la Falchera-Villaretto, la zona meno costosa con 1.099 euro/m².
Valori stabili nei comuni dell’hinterland torinese
La provincia di Torino archivia il secondo trimestre dell’anno all’insegna di una sostanziale stabilità dei valori, cresciuti di appena uno 0,3% periodo primaverile.
Dei 91 comuni esaminati, 49 hanno visto un incremento dei valori, trainati dal rialzo a doppia cifra del comune di Volvera (13,2%). Altri aumenti particolarmente significativi si registrano a San Benigno Canavese (6,9%), Cuorgnè (6,5%), Moncalieri (6,2%), Rivarolo Canavese e San Francesco al Campo (entrambe 6%). Incrementi superiori al 5% su base trimestrale anche per Cafasse (5,6%), Gassino Torinese (5,4%) e Luserna San Giovanni (5,1%).
Altri 40 centri in terreno positivo sono compresi tra il 4,7% di Piossasco e lo 0,2% di Santena e Alpignano. I ribassi, invece, interessano 43 comuni, con le diminuzioni più drastiche a Sant’Antonio di Susa (-12,2%) e Nole (-10,7%).
Sestriere è il comune più caro della provincia di Torino, con un prezzo medio di 3.680 euro/m², seguito da Sauze d’Oulx (3.267 euro/m²) e Bardonecchia (3.106 euro/m²). Al contrario, i comuni più accessibili sono Corio (507 euro/m²), Perosa Argentina (595 euro/m²) e Villafranca Piemonte (612 euro/m²).
“Nel complesso, i prezzi delle abitazioni usate si mantengono abbastanza stabili su base annua, ma il secondo trimestre del 2025 ha segnato un’accelerazione significativa. Questo cambio di passo è stato favorito dal taglio dei tassi da parte della BCE, che ha generato un rinnovato ottimismo tra gli acquirenti. Il sentiment del mercato sta migliorando: con i tassi sui mutui in calo e i prezzi relativamente fermi, si stanno creando le condizioni ideali per una forte ripresa delle compravendite nella seconda parte dell’anno con incrementi più decisi dei prezzi”, ha commentato De Tommaso.
In Italia prezzi delle case +1,5% nel Q2 2025
Il mercato immobiliare italiano ha chiuso il secondo trimestre del 2025 con un incremento medio dei prezzi delle abitazioni usate dell’1,5%, portando il valore medio al metro quadrato a 1.828 euro. Secondo l’indice dei prezzi di idealista, il valore annuale dei prezzi ha registrato un ulteriore aumento dello 0,4%, confermando una tendenza positiva su scala nazionale.
Tra le 20 regioni italiane, 16 hanno registrato un incremento dei prezzi su base trimestrale. A livello provinciale, 78 delle 106 aree monitorate hanno visto un aumento dei valori. I capoluoghi di provincia hanno mostrato performance solide, con il 76% delle città che ha registrato variazioni annuali al rialzo.
Milano, capoluogo del mercato immobiliare italiano, si conferma al vertice con un valore medio di 5.104 euro per metro quadrato. I prezzi delle abitazioni hanno registrato un incremento del 2,4% sia su base trimestrale che annuale. Roma, seconda per valore, ha visto un incremento dei prezzi del 2,9% su base annuale, con un prezzo medio che ha raggiunto i 3.215 euro per metro quadrato. Il valore degli immobili nella capitale è aumentato del 6,8% su base annua, un incremento che segna una crescita record. Napoli ha chiuso il trimestre con una crescita dei prezzi dello 0,8%, fissando il valore medio a 2.735 euro per metro quadrato.
Le città con le migliori performance sono Rovigo, con un incremento dei prezzi del 7,4%, seguita da Como e Udine, entrambe con un aumento dei valori pari al 5,6%. Al contrario, i mercati che hanno visto i maggiori ribassi includono Agrigento, con una diminuzione dei prezzi del 3,6%, Caltanissetta con -3,1%, e L’Aquila con -2,5%.
Oltre a Milano, Roma e Napoli, altre grandi città italiane hanno mostrato performance positive. Firenze ha registrato un incremento del 3,7%, Palermo un aumento dei prezzi del 3,1%, Torino ha visto un rialzo dei prezzi del 2,9%, mentre Bologna e Genova hanno entrambe visto aumenti dei prezzi del 2,2%.
Milano rimane la città più costosa d’Italia, con un prezzo medio di 5.104 euro per metro quadrato. Seguono Venezia con 4.642 euro per metro quadrato, Bolzano con 4.619 euro per metro quadrato e Firenze con 4.492 euro per metro quadrato. Roma occupa il sesto posto nella classifica dei capoluoghi più cari, con un prezzo medio di 3.250 euro per metro quadrato, subito dopo Bologna, che segna un valore di 3.525 euro per metro quadrato. Le città più economiche per acquistare una casa sono Caltanissetta (675 euro per metro quadrato), Ragusa (707 euro per metro quadrato) e Biella (775 euro per metro quadrato).