“La cosa migliore del settore dell’edilizia è che sappiamo cosa fare: il nostro ruolo per arrivare a zero emissioni è già tracciato, da decenni”. Esprime sicurezza in merito agli obiettivi di efficientamento del patrimonio immobiliare italiano ed europeo, sottostanti alla direttiva Epdb (la cosiddetta direttiva sulle Case Green) Giovanni Mori, ingegnere energetico ed ESG Consultant per Lombardini22, che però avverte: “Ora dobbiamo solo clamorosamente accelerarlo, e le tecnologie ci consentono di farlo”.
Intervenendo in occasione della Zoom Conference organizzata da Requadro per martedì 27 giugno dal titolo Case Green – L’impatto della direttiva EPBD – Energy Performance of Building Directive sulla filiera immobiliare, Mori spiegherà il punto di vista di chi progetta e di chi realizza l’ambiente costruito in ottica green. Con un importante caveat però: “L’efficientamento energetico degli edifici, residenziali e non, in realtà “conviene a tutti: a chi costruisce, a chi progetta e a chi ci abita”.
“Costruire a zero emissioni – spiega Mori – significa in sostanza costruire bene, con materiali sani, senza sprecare risorse né energia e garantire il comfort. L’edilizia ha una responsabilità enorme, e per questo ha anche un’opportunità enorme. Ma va fatto ora: la crisi climatica è qui e ora, non attende nessuno, e sarà la sfida più epocale dei prossimi decenni”.
L’appuntamento per la Zoom Conference Case Green – L’impatto della direttiva EPBD – Energy Performance of Building Directive sulla filiera immobiliare è fissato per martedì 27 giugno, dalle ore 9:30, rigorosamente online.
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